“Arte come collezione”, a cura di Luca Massimo Barbero è composta da opere provenienti dalle acquisizioni di Luigi e Peppino Agrati, illuminati imprenditori che acquistarono nel tempo lavori delle più significative personalità dell’arte contemporanea donando poi alla scomparsa dei due fratelli, per volontà della moglie Mariuccia, l’intero patrimonio a Banca Intesa.
La mostra, che conta 73 opere, accoglie i visitatori con la figura del “Savio” di Fausto Melotti, eccezionale nella sua forma pura e assoluta.
Si prosegue con gli straordinari disegni – progetto di Christo, artista che, presente a Milano nel 1970, fu al centro di controversie politiche, in quanto impacchettò il monumento di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo.
A fronte di quel fatto si opposero i monarchici che costrinsero l’artista a rimodulare il suo intervento sul Leonardo, davanti a Palazzo Marino.
Ma il rapporto tra l’imprenditore e Christo non si fermò qui, Peppino Agrati , scomparso nel 1990, gli commissionò due interventi per il giardino della sua villa.
A offrire un importante sguardo sull’arte degli anni ’60 contribuisce la sequenza numerica di Mario Marz che si ispirò alla teoria concepita, nel XII secolo, dal matematico pisano Leonardo Fibonacci.
Nella raccolta dei raffinati collezionisti, non potevano mancare opere di Kounellis elaborate mettendo in luce un alfabeto grafico di segni, forme, lettere e numeri.
Passando alla pittura si arriva a Mario Schifano, per anni costantemente in polemica con i colleghi d’oltre oceano per il costante ricorso alla serigrafia.
La se pur minima descrizione dell’intera straordinaria e imperdibile mostra, impegnerebbe pagine e pagine, poiché si dovrebbero affrontare nomi che vanno da Burri a Warhol, da Twombly a Basquiat, da Rauscemberg a Klein.
Ma a nostro avviso spicca su tutti, l’opera di Lucio Fontana; unica per l’assolutezza formale dei “tagli” e della loro armonica sequenza.
“Arte come rivelazione” – Dalla collezione di Luigi e Peppino Agrati, Milano, Gallerie d’Italia, Piazza della Scala 6. Fino al 19 agosto. Orari: martedì-domenica 9,30-19,30; giovedì 9,30-22,30
Mauro Bianchini