Varese – La splendida cornice di Sala Veratti, spazio espositivo dei musei civici nel cuore del centro storico – dove capeggia sul fondo l’affresco settecentesco della Natività –, è valorizzata da una mostra capace di sintonizzarsi perfettamente con l’ambiente che la ospita, un tempo refettorio del convento di Sant’Antonino.
Parliamo di «Verso la Sorgente – Presepi d’artista». La mostra, organizzata dalla Federazione delle Ex allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Varese, presenta 22 opere scultoree, ceramiche e altro, aventi come soggetto il presepe.
Le opere esposte sono mirabili sintesi di spiritualità ed estetiche intuizioni; esse danno voce ai messaggi di un evento in cui storia, tradizione e quotidianità si fondono nella dimensione religiosa per esprimere importanti fondamenti di vita attraverso la bellezza molteplice delle forme. «Ci piace pensare al Natale come a un mistero al quale accostarci con lo sguardo semplice del bambino – dice Giulia Martinelli, presidente dell’Associazione – inoltre, partendo dall’osservazione dei presepi in mostra desideriamo comunicare il senso del bello, educare al patrimonio culturale; promuovere la consapevolezza che i luoghi d’arte, agganciati alla storia e all’ambiente sono un’esperienza formativa per chi si avvicina ad essi».
Zoraya Martinez, curatrice della mostra, ci illustra il percorso: «Si tratta di 22 opere di artisti e ceramisti del Varesotto e di collezionisti. L’intento è quello di valorizzare il lavoro artigianale e artistico della tradizione ceramica varesina con la speranza che ritorni agli altissimi livelli che ha toccato nel passato. Il percorso si sviluppa intorno a una scultura centrale che si intitola proprio «Verso la Sorgente» e che porta l’attenzione ad un’altra, «Le nuvole», per arrivare ad alzare lo sguardo all’affresco della Natività. Ogni opera è accompagnata da una scheda tecnica e da una frase significativa per l’artista o che lo identifica. Sono presenti creazioni molto importanti prestate da collezionisti e artisti di varie nazionalità: cecoslovacchi, svizzeri, giapponesi, peruviani. C’è anche un’opera del campione mondiale dei vasai al concorso di Faenza. Il messaggio della mostra è quello di
comunicare la bellezza che non può che rimandare al contesto in cui ci troviamo. Il percorso inizia con un’opera di Piero Cicoli che è stato stato insegnante, pittore e ceramista che ha plasmato modo eccezionale forme e colori e oggi tutti i suoi cari partecipano all’esposizione delle sue creazioni facendosi espressione del concetto stesso di famiglia. Poi si prosegue facendo anche un percorso mentale per cui chiediamo di scegliere tre opere e due frasi e infine, nel momento in cui si finisce la visita, ognuno dovrebbe “portarsi a casa” un’opera e una frase significativa. I visitatori rimangono colpiti dalla bellezza del luogo e dal ritrovare nomi conosciuti di artisti varesini e di fabbriche come la Richard Ginori e la Ibis e anche dalle frasi collegate alle opere. Questi piccoli accorgimenti e inviti alla riflessione sono il cuore della mostra: al di là del nome dell’artista e dell’opera d’arte si vuole mettere in gioco la parte umana».
In calendario l’apertura straordinaria di sabato 22 dicembre alle 21 per una visita serale
impreziosita da letture e musica dal titolo «Il presepe interiore».

Cristina Pesaro

VERSO LA SORGENTE, PRESEPI D’ARTISTA
Sala Veratti, via Veratti 20, ingresso gratuito
Fino al 6 gennaio 2019, con orari da martedì a venerdì 15 -18.30; sabato e domenica 10,00-12,30 e
15-18.30. È gradita la prenotazione per le visite guidate, effettuabili anche di mattina per le scuole, al numero 3475449471 o via e-mail a zorayacuba@hotmail.com.
Sono esposte opere di: Guido Andlovitz, Patrizia Balmelli, Angelo Biancini, Giovanni Borghi, Antonia Campi, Piero Cicoli, Lena Costantini, Marco Costantini, Carlo Fayer, Eva Hodinova, Yasuo Kuwahara, Marcello Mannuzza, Zoraya Martìnez, Ico Parisi, Mariano Pieroni, Ambrogio Pozzi, Carlo Pizzichini, Antonio Quattrini, Oreste Quattrini, Giorgio Robustelli, Rosaria Salmieri, Mariuccia Secol.