Prosegue il tour virtuale tra la bellezza di opere pittoriche, scultoree e luoghi. Click… si parte!

Torino –  Al Duomo  è conservata la Sindone, il lenzuolo di lino con l’impronta di un corpo umano, quello di Gesù Cristo.  Il sudario presenta una grande quantità di dettagli, poco visibili a occhio nudo. Grazie però alle tecnologie moderne è possibile osservare le macchie di sangue che testimoniano i segni di flagello e dei chiodi nei polsi. In questo momento di grande difficolta, ci sarà occasione di vedere, il Sacro Telo sabato 11 aprile,  alle 17, quando monsignor Nosiglia guiderà dalla Cattedrale una liturgia di preghiera e contemplazione. A pochi passi dal Duomo si trova il Museo della Sindone, fondato nel 1936 ad opera della Confraternita del Santo Sudario nelle due piccole stanze adiacenti la Chiesa. Dal 1998 è ospitato nella sede attuale (via San Domenico). Due i percorsi: uno è dedicato alla parte scietifica, l’altro a quella storica. Entrambi offrono un’ampia panoramica sulle ricerche sindologiche sin qui condotte. La contemplazione straordinaria della Sindone sarà trasmessa in diretta tv e sui social. Al termine seguiranno dialoghi e riflessioni con interventi di esperti e testimonianze del momento che stiamo vivendo.

Torino – Rimaniamo in città per raggiungere la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il più antico museo d’arte moderna d’Italia, aperto al pubblico nel 1863.  Nel corso degli anni le raccolte si sono arricchite. Attualmente le collezioni si compongono di oltre 47.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie, oltre a una ricca serie di disegni e incisioni e una sezione relativa ai film e video d’artista. Con i lavori dei massimi artisti dell’Ottocento italiano, come Fontanesi, Fattori, Pellizza da Volpedo e Medardo Rosso, quelli del Novecento, con firme come Morandi, Casorati, Martini e De Pisis e delle avanguardie storiche e più recenti internazionali, di cui si conservano importanti esempi: da Marx Ernst a Paul Klee e Picabia; raccolte di Arte Povera con esponenti come Paolini, Boetti, Anselmo, Zorio, Penone e Pistoletto.
In questi giorni la galleria ha lanciato un concorso online, intitolato “La foto imperfetta” dedicato alla mostra “Helmut Newton” attualmente non visibile al pubblico, per i motivi che ormai tutti sappiamo. Ai partecipanti (appassionati e amanti degli obiettivi) viene chiesto di pubblicare su Instagram #fotoimperfetteGAM una immagine “sbagliata” dove l’errore non deve imbruttire ma essere funzionale al racconto e dare maggiore forza e carattere all’immagine. Le foto saranno subito pubblicate nelle stories di Instagram della GAM. Non appena riaprirà il museo, verranno stampate per creare un wall dedicato all’interno degli spazi del Dipartimento Educazione.

Milano – Nella prestigiosa sede della Pinacoteca di Brera sono raccolti alcuni tra i massimi capolavori di artisti italiani e stranieri dal XIV al XIX. Per citarne alcuni, la”Pala Montefeltro”, di Piero della Francesca, il “Cristo Morto” di Andrea Mantegna, “lo Sposalizio della Vergine” di Raffaello e la suggestiva Cena in Emmaus del Caravaggio. Intorno agli anni ‘80 entrano a far parte della collezione dipinti e sculture del Novecento, grazie a donazioni. Si possono inoltre ammirare altri capolavori firmati da Picasso, Boccioni, Modigliani, Morandi, Carrà e de Pisis. Da non perdere anche “Il Napoleoe come Marte Pacificatore” di Antonio Canova che troneggia nel cortile del Palazzo. E dal cortile passiamo alla visita delle  sale cliccando: https://pinacotecabrera.org

Milano – A pochi passi dal vasto complesso di Brera è raggiungibile il settecentesco palazzo Moriggia dove è ospitat, dal 1951, il Museo del Risorgimento. Progettato nel 1775 da Giuseppe Piermarini  fu sede, in epoca napoleonica, del Ministero degli Esteri e, in seguito, del Ministero della Guerra. Passato nel 1900 alla famiglia De Marchi, il palazzo fu donato al Comune di Milano dalla moglie del celebre naturalista Marco De Marchi e in quell’occasione destinato a sede museale. Il patrimonio artistico di compone di stampe, dipinti, sculture, disegni, armi e cimeli, collezioni che illustrano la storia nel periodo compreso tra la prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) e l’annessione di Roma al Regno d’Italia (1870). http://www.museodelrisorgimento.mi.it/.

Roma – E’ diventato il simbolo di questa Pasqua: il Cristo Miracoloso, il Crocifisso ligneo che abbiamo visto in occasione della preghiera che il Santo Padre ha tenuto lo scorso 27 marzo in San Petro, custodito nella Chiesa di San Marcello al Corso . La statua ha una storia che la tradizione tramanda da secoli. Si narra che questo crocifisso sia sopravvissuto a un incendio del 1519 e che abbia salvato Roma dalla peste del 500′. All’epoca i fedeli lo portarono in processione per 16 giorni (dal 4 al 20 Agosto del 1522) nelle strade della città nonostante il divieto imposto dalle autorità. Miracolosamente, man mano che il Crocefisso attraversava i rioni romani, la peste regrediva e allo scadere dell’ultimo giorno fu del tutto debellata. La pioggia caduta durante l’esposizione della statua lo scorso 27 marzo ha rovinato la scultura quattrocentesca sulla quale sono già stati eseguiti interventi di restauro. Una crocifissione, che ha colpito tutti, per per la sofferenza che l’artista ha saputo trasmettere. Nella chiesa inoltre è possibile ammirare: gli affreschi della volta, eseguiti da Perin del Vaga per la “Creazione di Eva” e degli Evangelisti Marco e Giovanni. Sono invece opera di Daniele da Volterra gli altri due evangelisti (Marco e Luca). Interessante anche il monumento funerario del Cardinale Consalvi e del fratello Andrea, sculture di Rinaldo Rinaldi (1793-1873), allievo del Canova.

Roma – Entriamo nei Musei Vaticani. Nonostante l’ingresso sia in territorio italiano, il complesso museale si snoda interamente all’interno delle territorio vaticano. Qui vi è raccolta l’immensa collezione d’arte avviata dai papi fin dal secolo sedicesimo con Giulio II. L’apertura al pubblico avvenne nel 1771, su decisione di papa Clemente XIV. I visitatori possono ammirare opere realizzate da importanti artisti conosciuti in ogni angolo del mondo, capolavori come, per esempio, di Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Tiziano,  Raffaello e Caravaggio. Noti per la bellezza anche i giardini vaticani. Un immenso incanto ovunque l’occhio si posi mentre le emozioni avvolgono tutti i sensi: http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/catalogo-online.html

Firenze – Le Gallerie degli Uffizi è uno dei musei più famosi al mondo. Le sale espositive occupano interamente il primo e secondo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari. Famose le straordinarie collezioni di sculture antiche e di pitture qui raccolte, datate dal Medioevo all’età moderna. Tra i dipinti del Trecento e del Rinascimento emergono alcuni capolavori firmati da nomi come Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, oltre a capolavori della pittura europea, soprattutto tedesca, olandese e fiamminga. Non meno importante nel panorama dell’arte italiana la collezione statuaria e di busti dell’antichità della famiglia Medici. Percorriamo i corridoi della Galleria, abbellita da sculture romane antiche, copie da originali greci andati perduti e iniziamo la nostra visita: https://www.uffizi.it/mostre-virtuaRoma.

Napoli- Nel cuore del centro antico della città, è possibile ammirare il Museo Cappella Sansevero, un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Tra i capolavori che raccoglie il celebre “Cristo velato” scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino (1753).La statua, al centro della navata, è nota per la prodigiosa “tessitura” del velo che ricopre il corpo di Cristo dove i tormentati e convulsi ritmi delle pieghe rendono ancor più profonda la sofferenza e precise le linee del corpo martoriato. Alcuni particolari come le ferite dei chiodi sui piedi e sulle mani, il costato scavato, sono il segno di una ricerca intensa dell’artista. Sansevero con il suo prezioso patrimonio rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito.

Mostre online

Nerviano – Fervono i preparativi per “La tavolozza in cucina” una collettiva online di sapori e colori, che si potrà ammirare nei giorni 15-17 e 19 aprile su Facebook . All’esposizione, che unisce  l’arte figurativa a quella culinaria, partecipano sei artisti. Ognuno proporrà ricette legate alla propria infanzia accanto a illustrazioni raffiguranti i piatti o uno degli ingredienti. L’evento, a cura di Stefano Monti, è promosso dalla pagina Archeochef, gestita dai rievocatori storici Valerio Campolunghi e Nicolò Grazioli dove è possibile trovare anche aneddoti, ricette e curiosità inerenti la storia della cucina. La mostra sarà visibile anche sulla pagina fb di Stefano Monti o su instagram (monti.ste).

Agrate Conturbia – Con due opere, l’artista Giorgio Piccaia partecipa a “Art Spreads Hope”, la collettiva online ideata dalla pittrice egiziana Shereen Badr alla quale hanno aderito cinquanta artisti, ciascuno con il proprio linguaggio, stile e tecnica: pittura, disegno, incisioni, grafica, mosaico, scultura e fotografia. Dieci i Paesi di provenienza: Egitto, Serbia, Francia, Belgio, Kuwait, Nuova Zelanda, Filippine, Belgio, Cipro, Stati Uniti e Italia, con Piccaia. Lo scopo di Art Spreads Hope è soprattutto quello di raccogliere fondi per combattere il virus COVID-19. L’intento è anche quello di stimolare e amplificare il lavoro creativo, farlo conoscere agli amanti dell’arte e soprattutto coinvolgere i giovani. L’esposizione e tutte le informazioni sono visibili sul sito https://www.euroarabartoday.com/online/

Varese – Prosegue l’esposizione online dedicata a Giovanni Rodari organizzata dall’associazione Artisti in Movimento. A causa dell’emergenza Covid la mostra, che avrebbe dovuto svolgersi come da calendario a Gavirate nella sala Mura nel mese di aprile, è visibile sul sito www.ArtistiinMovimento.com , sulla relativa pagina Facebook, e su Youtube https://youtu.be/69MxcSZK514 . L’associazione, nata nel 2009, raccoglie un gruppo di artisti indipendenti animati dal desiderio di poter esprimere la propria creatività senza vincoli di sorta, lavorando in armonia al fine di dare vita a momenti di significativo interesse culturale e contribuire a incrementare l’interesse artistico per e nel proprio territorio.