“Via Del Cairo, da strada a opera d’arte”. Così, in poche parole, il vicesindaco Daniele Zanzi descrive il cuore della “Operazione Morandini”: prendere una via centrale, come Del Cairo e trasformarla in una passeggiata semipedonale, da gustare e ammirare, anziché attraversare in fretta e furia.
E’ come se il Museo Morandini, in parte già visitabile, in altra ancora da ristrutturare e completare, avesse gradualmente e virtuosamente contagiato l’intera zona, dando avvio a una piacevole e a suo modo storica contaminazione estetica, artistica e culturale. Il che non ha niente di casuale. Per il nome della via, intitolata a un grande pittore del Seicento. E per la personalità creativa di Marcello (che qui collabora col professionista comasco Corrado Tagliabue).
Il Maestro, infatti, ci ha abituato a un approccio ormai ben riconoscibile, grazie alla sua capacità di concepire opere non solo belle, ma anche vivibili, agevoli, frequentabili.