Milano – Titolo significativo e indicatore dato dall’artista tedesca Marion Fink ( 1987 Lindenberg im Allgau, vive e lavora tra Berlino e Potsdam) per la sua prima personale in Italia in corso presso lo Studio d’Arte Cannaviello.
“Another level of assunmption” scandisce la stretta relazione tra la Fink e i suoi personaggi ritratti nei venti lavori di grandi dimensioni, eseguiti appositamente per lo spazio milanese.
Tutti contraddistinti da una peculiare tecnica monotipo, il cui procedere è simile alla composizione di un puzzle riportato sulla superficie piana dall’intervento diretto dell’artista al fine di premere la matrice sui fogli con la propria fisicità; azione in seguito completata con l’uso di pastelli a cera.
I personaggi ritratti dalla Fink configurarono una generazione di giovani il cui spaesamento si manifesta dall’incertezza con cui misurano con lo sguardo e con il corpo i luoghi, a volte surreali, entro i quali sono stati collocati, quasi questi fossero la rappresentazione delle rispettive strutture interiori.
Gli sguardi dei personaggi quasi sfuggono il confronto con il visitatore e i loro cuori paiono altrove, come nel film di Pupi Avati.
Come impauriti da quelle palpitazioni, sostano incerti se cedere alle vibrazioni della vita propria e altrui.
Quei manichini appena insufflati di vita dall’artista forse maturano la speranza che tali aneliti, nel corso del tempo, rendano quelle giovani fisionomie degne di amare e di essere amate.
Marioin Fink – “Another level of assumption” – Studio d’Arte Cannaviello, Piazzetta Maurilio Bossi 4. Fino a fine luglio. Orario: martedì – sabato 11-19
Mauro Bianchini