Attenzione: a causa dell’emergenza sanitaria Covid – 19, alcuni musei, gallerie e spazi espositivi sono chiusi al pubblico. Chiedere sempre conferma contattando le sedi.

Milano – Sono oltre 130 le opere raccolte nella mostra “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”; 34 le artiste che le hanno firmate. Tra le più note Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani e Giovanna Garzoni, tutte donne talentuose e “moderne”. La loro arte e le incredibili vite vissute vengono riscoperte e raccontate a testimonianza di un’intensa vitalità creativa e di appassionanti storie di donne già “moderne”. Le opere selezionate per la mostra provengono da 67 diversi prestatori, tra cui le gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia). L’esposizione non racconta solo della maestria compositiva delle pittrici, ma anche il ruolo sociale rivestito nel loro tempo. La mostra rimarrà in calendario sino al 25 luglio. Attualmente Palazzo Reale rimarrà chiuso fino a nuove disposizioni governative

Bard – Il Forte ospita l’anteprima italiana della 56esima edizione di “Wildlife Photographer of the Year”, il più importante apppuntamento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. Vincitore del prestigioso titolo fotografo russo Sergey Gorshkov con l’opera“The Embrace”. In mostra sono presentate le immagini selezionate ,da una giuria internazionale di esperti ,tra i quarantanovemila scatti provenienti da tutto il mondo. I soggetti ritratti raccpmtamp òa natura e animali non solo nella loro bellezza e diversità, ma anche nella loro fragilità e sottolineano l’importanza di difendere e salvaguardare il nostro pianeta. a vincitrice del premio “Young Wildlife Photographer of the Year 2020 ” è la giovane finlandese Liina Heikkinen con lo scatto “The Fox That Got the Goose”. Tra i vincitori anche due italiani: Luciano Gaudenzio, con “Etna’s River of Fire”, nella categoria Earth’s Environments, e il giovaneAlberto Fantoni vincitore con le sue immagini del Rising Star Portfolio Award. Fino al 2 giugno. Info: www.fortedibard.it

Lecce- Alla Fondazione Biscozzi-Rimbaud è allestita la mostra “Angelo Savelli (1911-1995). L’artista del bianco”. Una significativa selezione di lavori dell’artista famoso per le sue opere bianche. Il nuovo spazio espositivo recentemente aperto intende rappresentare un “centro delle arti”, dedicato al dialogo tra discipline diverse: arti visive, architettura, video, cinema, ma anche musica, letteratura e teatro. Sono esposte permanentemente una selezione di 72 opere delle duecento dell’omonima Collezione, tra dipinti, sculture e grafiche, firmate dai più grandi nomi di artisti italiani e stranieri, esponenti dell’arte del Novecento. Tra questi, per citarne alcuni, Filippo de Pisis, Arturo Martini, Enrico Prampolini, Josef Albers, Alberto Magnelli, Luigi Veronesi, Fausto Melotti, Alberto Burri, Piero Dorazio, Renato Birolli, Tancredi Parmeggiani, Emilio Scanavino, Pietro Consagra, Kengiro Azuma, Dadamaino, Agostino Bonalumi, Mario Schifano e Angelo Savelli.
Luigi Biscozzi, iniziò a collezionare opere d’arte nel 1969. Un anno dopo conobbe a Parigi Dominique Rimbaud, con la quale si sposò condividendo per oltre quarant’anni la passione per l’arte e il collezionismo come testimonia la raccolta.Orari: 11-18 marzo; 11-19 maggio e giugno; 11-22 luglio e agosto; 11-19 settembre e ottobre; 11-18 novembre
Info: www.fondazionebiscozzirimbaud.it

Cremona – Sino al 5 aprile, alla Pinacoteca Ala Ponzone sarà possibile ammirare “Orazio Gentileschi. La fuga in Egitto e altre storie”. In mostra un confronto di due tele dell’artista dedicate al racconto del “Riposo durante la fuga in Egitto”. Due versioni che per la prima volta vengono esposte al pubblico. Accanto una selezione di altri dipinti e sculture di altri Maestri raccontano l’episodio tramandato dal solo Vangelo di Matteo ma protagonista dei Vangeli apocrifi. Tra gli artisti Martino e Callisto Piazza, Savoldo, Maratta, Rembrandt, Legnanino, Piccio, Sironi e tra le incisioni opere di Schongauer, Dürer, Procaccini, Rembrandt. Orari 10-17. Prenotazione obbligatoria https://musei.comune.cremona.it/

Montevarchi – Prosegue, nelle sale di Palazzo del Podestà, la mostra “Ottone Rosai” . Cinquanta opere tra disegni e oli, tutti riferiti a un preciso momento: gli anni tra il 1919 e il 1932, il ventennio tra le due Grandi Guerre . Le opere provengono da collezioni private e il pubblico potrà ammirare non solo tele conosciute ma anche opere del tutto inedite, emerse dalle ricerche del curatore Giovanni Faccenda Faccenda ha condotto nelle case di chi, in Toscana ma non solo, ebbe rapporti con Rosai, con i suoi galleristi ed eredi. La mostra è stata costretta a chiudere come tutti gli spazi espositivi il 6 novembre scorso. Rimasta congelata sino ad oggi e grazie alla disposibilità dei prestatori l’esposizione è stata prorogata sino al 6 giugno.Orari: giovedì e venerdì 15 -19. Informazioni: +39 055 91081 http://www.comune.montevarchi.ar.it

Rancate (Mendrisio)- “Dentro i Palazzi – Uno sguardo sul collezionismo privato nella Lugano del Sette e Ottocento: le quadrerie Riva” è la mostra allestita alla Pinacoteca Zust. Un’occasione per ammirare non solo dipinti e oggetti per lo più celati al pubblico, ma anche per entrare nella storia del territorio ticinese. I Riva sono infatti uno dei più antichi e illustri casati di Lugano che vantano una intricata rete di contatti con altre storiche famiglie. L’intento è quello di aggiungere un tassello alla vicenda ancora poco nota del collezionismo privato nelle terre dell’attuale Cantone Ticino, dal tardo Seicento all’Ottocento. In mostra sono dunque indagati sia il gusto sia le dinamiche relative alla circolazione e al consumo di opere d’arte. Tra gli autori presenti in mostra, per il Settecento si segnalano, tra i tanti, Marco e Giuseppe Antonio Petrini, Carlo Francesco e Pietro Rusca. Per l’Ottocento figurano opere di Giovanni Migliara, Giuseppe Reina, Francesco Hayez, Pietro Bagatti Valsecchi e dei Bisi. Prorogata fino al 24 maggio.

Milano – “Storie della Passione. Gli affreschi del Monastero di Santa Chiara” è la mostra ospitata al Museo Diocesano Carlo Maria Martini. L’esposizione presenta un’ipotesi di ricostruzione sull’originaria collocazione all’interno della chiesa claustrale attraverso un ciclo di 11 affreschi quattrocenteschi provenienti dalla collezione Intesa Sanpaolo, raccolta UBI Banca. La rassegna anche quest’anno prosegue il ciclo di esposizioni che, durante il periodo quaresimale, suggerisce uno spunto di riflessione sui temi della Santa Pasqua. Si possono ammirare anche due affreschi raffiguranti Santa Chiara con le Vergini e la Madonna col Bambino e angeli, sempre provenienti dallo stesso complesso monastico oltre le tre chiavi di volta in pietra scolpita, esposte nella sala ipogea del Museo Diocesano, raffiguranti San Francesco, Cristo in pietà e Santa Chiara. E’ inolre stato allestito un percorso pasquale segnalato da pannelli didattici dedicati alle opere incentrate sul tema della Passione di Cristo: dalla trecentesca Crocefissione di Anovelo da Imbonate al leonardesco Cristo portacroce del Giampietrino, dalla seicentesca Pietà di Giulio Cesare Procaccini, alla Crocefissione di Hayez e alla Salita al calvario di Gaetano Previati, sino ad arrivare alla Via Crucis di Lucio Fontana. Una serie di attività didattiche e approfondimenti,  per adulti e bambini accompagna la rassegna. Tutte le iniziative sono state pensate sia in presenza sia on line. Fino al 4 luglio. Orari: da martedì a venerdì 10 -18. Ingresso gratuito fino al 4 aprile per medici e infermieri della Lombardia . Prevendita on line: www.midaticket.it/eventi/museo-diocesano-di-milano.

Padova – Alla MAG – More than an Art Gallery, oltre agli archivi storici, cartacei e digitali della Francis Bacon Collection, è conservata anche una sezione bibliografica e un importante nucleo di opere su carta del grande maestro irlandese, già esposto in importanti sedi museali in tutto il mondo. Negli spazi espositivi, sarà  possibile ammirare, oltre ai 20 disegni di Francis Bacon anche una selezione di capolavori informali, realizzati tra gli anni trenta e gli anni settanta, da maestri italiani quali Cagli, Munari, Varisco, Veronesi e molti altri, di proprietà dell’imprenditore tedesco Volker Feierabend tra i più importanti collezioni al mondo d’arte italiana del Novecento. Fino al 31 marzo. Il centro culturale di Padova, in questo periodo potrà essere fruito solo su appuntamento. Informazioni: tel. 348.2379829.

Milano – Nelle sale di Twenty14 le opere dell’artista tedesca Alina Maria Frieske nella mostra intitolata “Abglanz”, che tradotto significa riflesso. L’esposizione raccoglie una serie di collage in cui centinaia di frammenti presi da varie fotografie vengono assemblati in nuove immagini, come fossero pezzi di diversi puzzle, mescolati e abbinati in un unico tableau. Si tratta di un corpus di lavori che rimanda al mondo digitale nella forma, ma nella pratica ammicca alla tradizione pittorica. Attraverso queste composizioni Alina Frieske tira le fila della nostra percezione su più livelli, lasciando lo spettatore incerto sull’oggetto del suo sguardo. I soggetti ai quali fa riferimento l’artista sono prevalentemente domestici e il materiale di base con cui sono costruiti proviene da immagini caricate su piattaforme di condivisione online e social network. Queste, combinate tra loro, si mimetizzano nella reciproca imitazione. ll lavoro di Alina Frieske esplora i confini tra individuo e massa, tra elementi figurativi e illusione. La mostra è integrata con un’approfondimento digitale in partnership con la piattaforma Art Curator Grid. Fino al 31 marzo su appuntamento.

Milano – Le sculture di Gonçalo Mabunda dialogano con i dipinti di Massimo Kaufmann nella mostra allestita alla galleria Giovanni Bonelli. Quattordici le opere di Mabunda delle quali dieci maschere e quattro troni; otto i dipinti, di Kaufmann, alcuni di grandi dimensioni, realizzati nell’ultimo decennio .Armi, oggi dismesse, utilizzate durante gli anni della guerra civile che per 16 anni ha afflitto il Mozambico, prendono corpo con nuovi significati nelle creazioni di Mabunda. L’artista infatti assembla qualsiasi tipo di scarto b ellico (proiettili, bombe, fucili) per comporre troni e maschere. In particolare quest’ultime hanno un forte potere evocativo mantenendo i valori simbolici e rituali delle antiche maschere tribali, appartenenti alla cultur e alla tradizione dell’artista pur donandogli una veste totalmente contemporane. Alle pareti della galleria sfilano invece le atmosfere astratte di Massima Kaufmann. I dipinti, risultato di un meticoloso dropping mettono in risalto strafificazioni di tasparenze cromatiche che possono essere lette come un processo di crescente mediazione in cui i gesti vengono gradualmente ridotti al minimo. Fino al 3 aprile.

Milano – Con la mostra “Past” Jacopo Benassi espone alla galleria Francesca Minini. In questa mostra il fotografo presenta l’insieme degli scatti che danno vita a un’indagine decennale sui temi dell’identità, della notte, del lavoro. La nuova serie subacquea d’immagini  documenta un’ esperienza inaspettata e straordinaria. Un modo personale  di utilizzare la fotografia in bianco e nero e  la scelta di rovesciare la sua e la percezione di chi osserva della natura, trasformando il mare in un emozionante metafisico e notturno scenario. Utilizzando un flash subacqueo, per coprire e neutralizzare ogni riflesso di luce, Benassi ha accentuato la sensazione di trovarsi in un altro pianeta. Un mondo che trascende per dare  risalto a sensazioni diverse di alterità, di isolamento, di incognito fantasmatico e di silenzio. Un racconto che vede coinvolta anche la terraferma, i boschi affacciati sul mare, il  legno devastato dagli incendi che  mutano le coste e gli scenari. Fino al 27 marzo.

Saronno – Il museo Giannetti rende noto sul sito il report dell’attività 2020. La decisione di condividere con il pubblico, l’esperienza – sottolineano gli organizzatori – è un atto dovuto per crescere e continuare a diffondere la mission dello spazio espositivo. Intanto al Museo si lavora all’organizzazione della seconda edizione della “Festa della Ceramica che si terrà, se tutto va bene, dal 4 al 6 giugno. Si ricorda che, come da Decreto Ministeriale, il Museo è aperto al pubblico solo quando la Regione Lombardia si trova in zona. Per informazioni scrivere a: segreteria@museogianetti.it