Busto A. – La città si prepara a ripartire. In vista dell’allentamento delle misure restrittive per il contenimento della pandemia, quattro rassegne culturali, che si svolgeranno “in presenza” nei prossimi mesi, sono pronte a presentarsi al pubblico.
Accanto alla grande estate culturale prevista con “BACultura per l’estate 2021“, verranno recuperate manifestazioni che nello scorso anno sono state sacrificate, come il “BABook“, il festival del libro, previsto nella scorsa primavera e che ora apre i battenti il 9 maggio. L’evento, riproposto dopo anni di pausa in una nuova formula, è organizzato in collaborazione con il Tavolo Letteratura e continuerà fino al 16 maggio negli spazi delle librerie, di Palazzo Cicogna e nella Sala Monaco della Biblioteca comunale.
Stessa sorte era toccata al “Festival europeo della Fotografia“, organizzata dall’Archivio Fotografico Italiano, che torna dal 14 maggio fino all’11 luglio con mostre di importanti autori in numerose location cittadine, partendo da Palazzo Marliani Cicogna e dalla piazza Vittorio Emanuele II.
Dal 29 maggio al 6 giugno, partirà anche “BAClassica“, la rassegna di musica promossa dall’Associazione musicale G. Rossini, che porterà in città famosi nomi del panorama musicale italiano e internazionale al Teatro Sociale e a Villa Ottolini Tosi. Nell’edizione 2020 a causa alle norme imposte dal lockdown di inizio febbraio, era stato cancellato il concerto conclusivo del grande maestro Ramin Barhami.
Da giugno a settembre il calendario di “BACultura per l’estate” propone una lunga serie di appuntamenti dedicati a letteratura, musica e cinema, che vedranno coinvolte numerose realtà cittadine. Come l’anno scorso, gli eventi si svolgeranno all’aperto, formula che consentirà di fruire delle proposte in sicurezza, nel rispetto delle norme. Tra le location il giardino della biblioteca comunale, il parco di Villa Ottolini Tosi e quello di Villa Calcaterra.
“È il grande ritorno della cultura dal vivo – ha commentato l’assessore Manuela Maffioli – dopo mesi bui e lunghi in cui ne siamo stati privati e grazie allo sforzo imponente e congiunto di Amministrazione, Stati generali della cultura e sponsor“.
La Redazione