Busto Arsizio – Dodici scatti che hanno per soggetto alcuni dettagli degli affreschi di Giotto nella Basilica superiore di Assisi e realizzati da altrettanti fotografi tracciano il percorso di questa mostra inaugurata lo scorso 4 ottobre in uno dei più importanti poli culturali del nostro Paese. Agli autori delle fotografie è stato chiesto di raccontare il Santo a partire da alcuni particolari degli affreschi di Giotto in modo da far dialogare il passato con il presente, riportando all’attualità la figura di Francesco attraverso un approccio nuovo e non scontato alla sua biografia e al suo messaggio.
Due linguaggi per un unico messaggio senza tempo
Tra gli affreschi e le fotografie passano 800 anni e nella loro relazione va cercato il significato di questa operazione artistica: i due linguaggi raccontano la bellezza della vita e rappresentano un’ occasione preziosa per mettersi in ascolto e per intraprendere quella ricerca di senso, amore e felicità a cui tutti aspiriamo. Due modalità comunicative che traggono impulso dall’esigenza di raccontare, fare storia, spiegare e condividere. Il linguaggio fotografico, la scrittura attraverso la luce, avvicina alla vita di Francesco e ci trasmette il suo messaggio, lo traduce per i nostri giorni, senza mai tradirlo facendoci comprendere quanto l’esperienza del Santo, seppure in modalità diversa, sia ancora oggi possibile. Dopo 800 anni, a dispetto della storia, l’esempio di Francesco continua ad illuminare le coscienze, invitando gli uomini a partire da se stessi e dalle proprie scelte quotidiane nel tentativo di migliorare il mondo, a seconda delle possibilità di ciascuno per cercare di dare al tempo in cui viviamo un volto più umano e nello stesso tempo “divino”. L’attualità ci impone di guardare con occhi nuovi e con rinnovata disposizione d’animo al messaggio di Francesco e ci suggerisce come porsi nei confronti della vita per restituire piena dignità a tutti gli uomini. Ancora oggi e, forse oggi più che mai, gli episodi della vita di San Francesco continuano a fornire importanti chiavi di lettura della realtà.
I magnifici dodici
Gli scatti, raccolti anche in un’edizione speciale della rivista San Francesco in formato calendario 2022, sono opera di Marina Alessi, Silvia Amodio, Maria Vittoria Backhaus, Fabio Bonanno, Settimio Benedusi, Francesco Cito, Angelo Ferrillo, Franco Fontana, Giovanni Gastel, Efrem Raimondi, Fernando Scianna e Oliviero Toscani: dodici dei maggiori professionisti italiani, due dei quali recentemente scomparsi, che hanno realizzato fotografie “in dialogo” con gli affreschi di Giotto. La mostra è stata curata da Andrea Cova.
M. Giovanna Massironi