Carpi (Mo) – Le tappe più significative di innovazione della moda nel ‘900 spesso hanno coinciso con momenti di liberazione da costrizione fisiche e sociali, in particolare femminile. Su questo si focalizza la mostra “Habitus. Indossare la libertà”, allestita nelle sale di Palazzo dei Pio.
La moda, infatti, è una delle forme espressive che forse meglio incarna i continui cambiamenti storici, la cui influenza ha coinciso con il concetto di libertà. La rassegna presenta quegli indumenti iconici che hanno contribuito all’emancipazione del costume sociale: dall’anticorsetto di Paul Poiret, ai primi pantaloni creati da Coco Chanel per le donne, dalla minigonna agli hot pants, dal bikini ai jeans, dallo sportswear alla giacca destrutturata di Giorgio Armani, accompagnati da fotografie, video, musica.
L’esposizione, curata da Manuela Rossi, Alberto Caselli Manzini e Luca Panaro, presenta dunque una serie di indumenti iconici che hanno fatto e segnato la storia.
La sezione Work, sport, cool, si spinge negli anni settanta e ottanta, periodo in cui la moda diventa unisex, e il vestito griffato, tipico della sartoria artigianale, lascia il posto al prêt-à-porter con capi prodotti serialmente. Si ricordano le t-shirt e i jeans, entrambi nati come capi da lavoro, ma che divennero icone prima di sinonimo di ribellione (chi non ricorda James Dean e la sua Gioventù bruciata!) e poi del nuovo modo di vestire casual, lo sportswear, nuovo simbolo di lusso moderno.
Ed ancora la felpa, come la carpigiana Best Company in particolare, che ha rappresentato un cambio di passo e soprattutto di mentalità tra i giovani nella società.
La mostra proseguirà sino al 6 marzo. Orari: dal martedì al venerdì, ore 10-13; sabato, domenica e festivi, ore 10-18.