Una singola inquadratura impone minuziosa osservazione e profondità analitica nel momento in cui esplicita un contesto entro il quale compaiono movimento e staticità, involucro e contenuto, potenziale negazione e reale svelamento.
Di tali valenze creative e simboliche vive l’opera creata da Fabrizio Plessi per celebrare i 200 anni della nascita del fondatore della maison francese Louis Vuitton.
All’interno della staticità contenitiva di un baule scorre un aureo flusso digitale dall’ancestrale potere ipnotico.
Tale moto perpetuo evidenzia la contrapposizione con l’inerzia dell’involucro che, data la sua apertura, svela l’essenza del contenuto.
Quel continuo fluire pare racchiudere la natura di quelle inesauribili cascate che hanno animato le 15 finestre del Museo Correr nell’autunno del 2020.
Pantarei: tutto scorre, dal tenore filosofico dell’antica Grecia sino ai giorni nostri e oltre verso l’infinito del tempo.
Al luminoso e dorato moto fluviale creato da Plessi, si contrappone il grigio languore acqueo sul quale è posta la sagoma del contenitore, come se quel lieve pulsare concedesse all’acqua della laguna legittima partecipazione all’evento.
Se l’opera di un artista è anche incanto e se l’incanto è fonte di magia ispiratrice, di quale magia è composto il lavoro di Fabrizio Plessi nel momento in cui rende geniale e unico il suo operato ponendo l’osservatore di fronte al mistero dove la componente di un mezzo di comunicazione quale è il video, unito alla nobiltà di un pensiero antico, arriva a comporre una fiaba la cui innegabile attualità affonda le radici nella tradizione culturale e fantastica del mito.
Fabrizio Plessi per la celebrazione dei 200 anni della nascita del fondatore della maison francese Louis Vuitton
Mauro Bianchini