Trieste – Campagne rigogliose, prati verdi, coste frastagliate dalle imponenti scogliere bianche a picco sul mare. E’ la terra di Normandia, culla dell’impressionismo dove ancora oggi vibra.
Luoghi d’emozione, paesaggi suggestivi e di ispirazione dei grandi maestri che lì hanno dipinto straordinari capolavori. A queste atmosfere si ispira la mostra “Monet e gli Impressionisti in Normandia” allestita nelle sale del Museo Revoltella.
L’esposizione raccoglie oltre 70 opere del movimento impressionista. Con i lavori di Monet sono visibili altri realizzati en plein air da Pierre-Auguste Renoir, Eugène Delacroix e Gustave Courbet. Opere che raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell’epoca che, immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti, hanno conferito alla Normandia l’immagine emblematica della felicità del dipingere.
Il percorso prevede cinque sezioni ed è incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie, tra le più rappresentative del periodo impressionista, affiancata da prestiti provenienti da Musée Marmottan Monet di Parigi, dal Museo Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di Honfleur, dalla collezione della Banca d’Italia e da raccolte private.
Furono gli acquarellisti inglesi come Turner e Parkes che, attraversata la Manica per abbandonarsi allo studio di nuovi paesaggi, trasmisero la loro capacità di tradurre la verità e la vitalità naturale ai pittori francesi. Gli inglesi parlano della Normandia, della sua luce, delle sue forme ricche, che esaltano i sensi. Luoghi come Dieppe, l’estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp diventano dunque fonte di espressioni di grande potenza.
Partner della mostra è la storica azienda svizzera “Ricola”, che oltre a essere nota per la produzione di caramelle e tisane è particolarmente vicina all’arte . Non è pubblicità quella che si andrà a raccontare bensì una curiosità che vale la pena di conoscere.
L’azienda infatti, colleziona sin dagli anni Settanta, opere di arte contemporanea svizzera all’interno di una raccolta esposta negli edifici della sede del Gruppo. Nel corso del tempo è nata così una vera e propria collezione dal notevole spessore qualitativo, tra cui figurano opere giovanili di artisti ormai affermati. Vanta dipinti di Richard Paul Lohse, Max Bill, Camille Graeser e Verena Loewensberg, divenuti famosi col nome di “Zürcher Konkrete” e riunisce in particolare svariati dipinti costruttivisti e teorici, fotografie e lavori su carta, opere di matrice espressionista. Fra le acquisizioni più significative conta lavori firmati da Christoph Büchel, Jacques Herzog, Bruno Jakob, Karim Noureldin, Vaclav Pozarek, Shirana Shahbazi, Anselm Stalder ed Erik Steinbrecher.
L’aspetto artistico non coinvolge solo la famiglia Richterich, ma anche i dipendenti dell’azienda e il consumatore stesso: durante corsi di formazione interni, i membri del personale vengono introdotti al linguaggio dell’arte, avendo anche la possibilità di fare ricerche in merito agli artisti della collezione Ricola in una ricca biblioteca all’interno della sede aziendale.
Un esempio, questo, al quale tante aziende potrebbero guardare e ispirarsi. Educare all’arte, sensibilizzare e stimolare le persone a vedere e assaporare il bello è una “cura” per l’anima…e per vivere, forse, meglio.
La mostra, al Museo Revoltella (Via Armando Diaz) proseguirà fino al 5 giugno con i seguenti orari: da lunedì a domenica (festivi compresi) 9 -19. Martedì chiuso. Per informazioni: T. +39 040 982781