Varese – Fino al 30 aprile è allestita, al battistero di Velate, la mostra di ritratti di Emanuele Gregolin, in dialogo con opere storiche provenienti da collezione privata.
Incanto e turbamento: queste le prime sensazioni che prova il visitatore varcando la soglia di una mostra che non si dimentica.
Il percorso artistico di Gregolin affascina con la sua cifra classica che rimanda a giganti come Caravaggio e Velasquez. Ma Gregolin si spinge oltre, grazie anche ad una conoscenza enciclopedica non legata soltanto all’arte figurativa. L’artista ha interiorizzato il drammatico cammino di Francis Bacon e il fascino estatico della numerologia mistica ed esoterica, nel tentativo titanico di fondere mondi lontani tra loro, di fondere, in ultima istanza, il mondo classico con quello contemporaneo.
Gli esiti dei suoi ritratti sono felicissimi e, sotto la splendida pelle di una compostezza e di un equilibrio olimpico, vibra l’urgenza di un altrove. Sia nelle opere pittoriche sia in quelle fotografiche, l’uomo è nudo, solo di fronte al mistero della vita. Ogni ritratto rappresenta contemporaneamente la figura del Cristo e quella dell’uomo; ogni semplice gesto trascende il quotidiano, rimane scolpito nel tempo e diventa grandioso. Tutto questo seguendo la via della conoscenza, la via dell’amore e la via dell’arte.
L’uomo, il piccolo uomo, non è poi così piccolo e la nudità gli restituisce la dignità di un santo laico e di un eroe moderno. Come d’incanto, in un giorno come tutti gli altri, il dito dell’uomo diverrà rosso, un rosso che allude alla vita, che allude alla creazione e che racchiude in sé la potenza rigenerativa e trasformativa del ciclo naturale.
Questo è il significato della Passione e dell’eterna primavera di Gregolin: rinascere, rinascere come sé stessi e, al contempo, come altro da sé. Il rosso è il colore di Gregolin, un rosso quasi pompeiano che racchiude la sapienza degli antichi e la vertigine di un mondo nuovo.
Allestimento curatissimo e di grande suggestione per una mostra da non perdere .
L’esposizione, a cura di Carla Tocchetti, sarà visitabile sino al 30 aprile nei seguenti orari:
sabato e domenica 11 -13/15 – 18. Aperture infrasettimanali su appuntamento: battisterodivelate@gmail.com
Andrea Corbella