Alessandria (To) – E’ dedicata agli appassionati della settima arte la mostra “Un set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi” allestita nelle sale di Palazzo Cuttica. Diciassette costumi e settanta suggestive fotografie di set realizzate dal «fotografo delle dive» Angelo Frontoni (scomparso nel 2002) si intrecciano in un percorso espositivo che è un viaggio nella storia del cinema. Da quello muto di inizio Novecento – quando Torino era la Hollywood italiana ed erano gli stessi registi a supervisionare i costumi, – alle pellicole sonore e all’epoca d’oro di Cinecittà, al cinema d’autore di Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini fino alla commedia all’italiana, da Dino Risi a Roberto Benigni.
I costumi
L’allestimento presenta 17 costumi e attrezzeria autentici del periodo 1900-1920, legati all’epopea del cinema muto e provenienti dalla Sartoria Teatrale Devalle di Torino. Per il cinema sonoro, invece, ci sono abiti eleganti e preziosi indossati da grandi dive dell’epoca d’oro del cinema italiano in collaborazione con la Sartoria Annamode di Roma. Nel percorso espositivo non poteva mancare un omaggio dedicato alla creatività sartoriale di quegli anni che ha caratterizzato il nostro cinema con abiti creati per i film: Cabiria (1914), Il ponte dei sospiri (1921), La congiura di San Marco (1924), Le notti bianche (1957), La notte brava (1959), Adua e le compagne (1960), Operazione San Gennaro (1966), Le streghe (1967), La storia di Piera (1983), Il piccolo diavolo (1988) e La seconda moglie (1998). Gli abiti raccontano l’attenzione al dettaglio e la creatività di costumisti ormai entrati nel Pantheon del cinema internazionale: da Pietro Tosi a Marcel Escoffier, da Danilo Donati a Maurizio Chiari, da Nicoletta Ercole ad Aldo Buti. Sotto i riflettori le due prestigiose sartorie Devalle e Annamode a testimonianza di due luoghi, tra Torino e Roma, dove i bozzetti prendevano corpo, trasformandosi in capi unici e dove – allora come oggi – si imparava e tramandava il mestiere.
Le fotografie
E’ stata selezionata una serie di immagini di grande effetto: le fotografie di scena di film muti come Gli ultimi giorni di Pompei, Spartaco, Salambò e Cabiria, il celebre kolossal di Giovanni Pastrone girato a Torino. Sono immagini in cui i costumi e le imponenti scenografie restituiscono la dimensione spettacolare e l’impegno produttivo del cinema muto torinese. Il percorso prosegue poi con una scelta di scatti di lavorazione che ritraggono alcuni tra i protagonisti dell’epoca d’oro tra gli anni ‘50 e gli anni ‘90. Queste immagini mostrano l’incredibile macchina produttiva del cinema, la sua evoluzione creativa, svelando aspetti inediti della vita sul set oltre a offrire dettagli curiosi sui film e sui loro protagonisti nei quali tanto pubblico si è riconosciuto per anni. Le foto di scena traghettano il visitatore dentro il set, alla scoperta del lavoro che sta dietro ad un ciak, agli accessori e ai dettagli che hanno contribuito a creare la fortuna, ad esempio, del kolossal Cabiria negli anni dieci del Novecento, così come, in tempi più recenti, il fascino di dive intramontabili come Claudia Cardinale, Sophia Loren e Silvana Mangano.
Palazzo Cuttica
L’edificio oltre a essere un palazzo storico di pregio per la sua architettura, al suo interno conserva importanti decorazioni e presenta una collezione di reperti archeologici, storici e artistici di grande rilievo. La mostra “Un set alla moda” dialoga e integra la collezione permanente esposta.
La rassegna, a cura di Domenico De Gaetano, sarà visitabile nelle sale di via Parma, sino al 30 giugno nei seguenti orari: da giovedì a domenica 15 -19.