Gemonio – Il legno è protagonista nella sua opera dal quale, tra le calde venature, i contrasti improvvisi dei noduli prende forma il sentire dell’artista: lo sculore Agostino Pisani. A lui è dedicata la mostra in corso al Museo Bodini dal titolo “La narrazione degli oggetti quotidiani”.
L’esposizione continua il dialogo ideale con le opere di Floriano Bodini, sulle sponde di un “raccontare” scultoreo fortemente espressivo dei due artisti, sul filo della loro figuralità segnata inesorabilmente dall’esistere: «Tracce di memoria in un ermetismo allusivo, un diario forte e poetico insieme. Interiorità ed espressionismo, mai di retorica. Dalle mani sapienti di Agostino Pisani la materia (il prediletto legno, cirmolo, ulivo, balsa) si articola in un immaginario visivo folto di segni e rimandi, per un aggregarsi di elementi in vicende prese dal vivere quotidiano», scrive la curatrice Fabrizia Buzio Negri.
La mostra prende vita dai segni struggenti di una segreta biografia: le sculture si caricano di sguardi interiori che evocano precarietà. Sono sintesi e racconto insieme. Una ricerca esistenziale che suscita, fin dagli esordi, l’attenzione del critico Mario De Micheli, a sottolineare, tra l’altro, le partecipazioni di Pisani nel ’60 a Milano nelle importanti mostre del Gruppo Azimuth, assieme all’amico Piero Manzoni, fino alla grande Antologica alla Galleria d’Arte Moderna di Gallarate con una quarantina di opere, curata nel 2001 da Fabrizia Buzio Negri che ne ha redatto l’importante monografia.La forte rilevanza dello scultore nel panorama artistico italiano è sottolineata dal capitolo Il mondo quotidiano di Pisani, a lui dedicato da Mario De Micheli nel volume Storia dell’Arte in Italia: la Scultura del Novecento (Ed. UTET, 1981).
Il percorso espositivo vede opere-simbolo come il grande Monumento equestre del 1973, indivisibile blocco uomo-animale-oggetto; La dote, 1977, si esalta in una poetica di antiche memorie domestiche. Il procedere evocativo della sua scultura trova conferme negli Anni Novanta, nella installazione Oltremare, pavimento non praticabile a intarsi, realizzato con piastrelle in legno, frutto di una sapienza esecutiva unica.
Il fascino della carta stampata torna prepotente in un ritrovarsi intellettuale con gli autori della contemporaneità. Biografie e storie – scritte e scolpite – recuperano il senso della “citazione” con spunti inventivi per Recensioni reciproche. Come il lungo appassionato confronto con l’arte di Pisani, vergata dal poeta Giovanni Raboni e come la poesia scritta per l’artista da Alda Merini.
In giorni recenti, l’affascinante libro d’artista “Didascalie” è stato creato da Pisani come originale invenzione poetico-pittorica dello scultore: un libro che sfugge ad ogni tentativo di catalogazione.
La mostra rimarrà in calendario sino al 5 giugno ed è visitabile nei giorni di sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.