Busto A. – “Il velo del simbolo e del canto visivo. Lara Martinato e Alfredo Rapetti Mogol” è il titolo della nuova mostra allestita a Palazzo Cicogna, nell’ambito della rassegna “Uno spazio per l’arte”. L’esposizione, a cura di Duccio Trombadori è un dialogo intenso e poetico tra le opere dei due artisti, in cui parole e immagini si fondono e comunicano con silenziosa profondità. Il lavoro di Lara Martinato si addentra alla ricerca della spiritualità. Preparando la tela con gesso e argilla, l’artista ottiene una superficie scabra e irregolare sulla quale l’olio e la foglia d’oro creano cangianti effetti di luce, mentre le figure appaiono incerte, fantasmatiche, come se l’occhio riuscisse a coglierle solo per un istante prima che scompaiano. Alfredo Rapetti Mogol, paroliere affermato e autore di testi per i più grandi nomi della musica italiana, utilizza una tecnica particolare, detta impuntura, dove l’azione del dipingere si fonde con l’atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su fogli ma anche nelle tele. In mostra sono esposti anche due libri dell’editore bustocco De Piante (www.depiante.it), ciascuno con sovraccoperta realizzata dai due artisti. Fino al 26 giugno. Orari: martedì – giovedì 14.30–18; venerdì 9.30–13 / 14.30 – 18; sabato 14.30–18.30 e domenica 15–18.30.
Cernobbio – “Al lago con Antonio e Marieda” è il titolo della mostra che da giovedì 2 giugno si apre a Villa Bernasconi. Si tratta di una selezione di una ventina di opere, tra dipinti e sculture, della Collezione della Casa Museo Boschi Di Stefano. La mostra, prende spunto da otto fotografie dei loro album di viaggio, che immortalano i due coniugi in villeggiatura sul lago di Como tra il 1935 e il 1936. Le opere presentate sintetizzando la passione per l’arte di Antonio e Marieda e la loro amicizia con artisti quali Mario Sironi e Lucio Fontana. Sono inoltre presenti i lavori degli artisti del gruppo di Corrente, Arnaldo Badodi, Italo Valenti, Bruno Cassinari e il giovane Ennio Morlotti, tra le prime opere acquistate dai due collezionisti. Ed ancora, René Paresce, Massimo Campigli, Enrico Baj, Sergio Dangelo Remo Brindisi. Chiude la presentazione il dipinto dell’artista contemporaneo comasco Giuliano Collina, “Bagnanti”, datato 1982, tra gli acquisti di Boschi cronologicamente più vicini ai nostri tempi. Al secondo piano della Villa, si può ammirare una selezione delle sculture in ceramica di Marieda Di Stefano, non solo collezionista, ma anche artista. Fino al 22 gennaio 2023 Orari: dal venerdì al lunedì, dalle 10 alle 18. Inaugurazione 1 giugno ore 17 con prenotazione obbligatoria (Tel: 031.3347209 oppure villa.bernasconi@comune.cernobbio.co.it)
Gallarate – Da sabato 4 giugno parte la prima edizione di Artchivifuturi, festival degli Archivi del contemporaneo. Un’occasione unica per scoprire il patrimonio culturale del XX e XXI secolo in un territorio compreso tra l’alto milanese e la provincia di Varese, fino ai laghi e il confine svizzero. Il Maga apre la rassegna alle 17 con l’inaugurazione di due mostre: “Screens. Culture dello schermo e immagini in movimento -XXVI edizione – Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate” e “Un altro mondo si dischiude. Storia e arte in Italia tra 1948 e 1980”. Per quanto riguarda la prima, Il Premio Gallarate, in questa edizione, indaga le relazioni tra produzione artistica contemporanea in Italia e i linguaggi video. Incentrata sul rapporto tra immagini in movimento, culture analogiche e digitali, in mostra sono esposte video installazioni e opere di Rossella Biscotti, Chiara Fumai, Adelita Husni-Bey, Invernomuto, Mario Rizzi, Silvia Rosi, Vashish Soobah, Natalia Trejbalova e VEGA. L’altra mostra invece è incentrata tra l’immediato Secondo Dopoguerra e gli anni Sessanta, quando un nuovo universo artistico trasforma la cultura e la società italiana. L’esposizione racconta episodi, biografie e pratiche di questi artisti: Giovanni Testori, Silvio Zanella, Lilliana Bianchi, Vittorio Tavernari, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Giancarlo Sangregorio, Franco Fossa, Gianfilippo Usellini, Enzo Morelli, Giuseppe Migneco, Floriano Bodini, Innocente Salvini, Enrico Baj, Giannetto Bravi, Marcello Morandini, Angelo Giuseppe Bertolio, Dadamaino, Lucio Fontana, Marion Baruch, Gianfranco Brebbia, Luciano Giaccari, Gianfranco Brebbia e Marinella Pirelli. Visite guidate: domenica 5 e 12 giugno, alle 16, senza prenotazione sino ad esaurimento posti. Laboratori didattici: per famiglie domenica 5 e 12 giugno con accesso libero dalle 15.30 alle 18, senza prenotazione. Per info sul programma del festival: https://www.museomaga.it
Busto A. – Per premiare l’impegno degli allievi dei corsi di arte e arti applicate il CAB-Centro Artecultura Bustese, come ogni anno, organizza una collettiva che celebra la fine dei percorsi formativi. Per l’occasione domani, sabato 28 maggio alle 17.30, si aprirà alla Galleria del cortiletto di piazza Santa Maria, “Mostriamoci”, l’esposizione degli allievi dei corsi di pittura, acquarello e disegno. Saranno esposti una quarantina di lavori. Per gli interessati, le lezioni di pittura , acquerello e disegno sono annuali e durano 50 ore ciascuna; quelle di arti applicate, intarsio del legno, vetro artistico e ceramica sono invece corsi brevi, modulari e possono essere ripetuti. Per informazioni: bustocab@gmail.com https://bustocab.jimdofree.com. La collettiva “Mostriamoci” rimarrà aperta anche domenica 29 maggio e potrà essere visitata dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
San Vito al Tagliamento (UD) – “Danilo De Marco. Un tempo in Cina” è la nuova mostra allestita nella Chiesa di San Lorenzo. La rassegna, organizzata da CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia) nell’ambito della 36esima edizione del Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia 2022 è dedicata al grande reporter friulano, vincitore del premio Regionale e raccoglie una significativa selezione di immagini. La raccolta “Un tempo in Cina”, inserita in un lavoro svolto dall’autore nel 1992 è quanto mai attuale. Uno studio sociale e antropologico con ritratti che spesso denunciano le condizioni di un popolo che si presenta con uno sguardo sorridente, immerso in una vita povera ma dignitosa. La mostra proseguirà sino al 4 settembre e sarà visitabile sabato e domenica, nei seguenti orari: 10.30-12.30 e 15.30-19.
Lodi – l’associazione culturale Platea -Palazzo Galeano, presenta un nuovo progetto espositivo site-specific firmato dall’artista Luca Trevisani dal titolo “Notes for Dried and Living Bodies in Corso Umberto”. L’artista è stato invitato a concepire un’opera in dialogo con gli spazi, il contesto espositivo e urbano unico offerto da Platea, e si inserisce nella ricerca più recente di Luca Trevisani, basata sul tentativo di ridiscutere la percezione comune della natura come realtà altra rispetto alla dimensione umana. L’artista recupera motivi floreali tratti dall’opera di altri autori, artisti e designer, componendo una texture nuova che riporta sulla superficie di una grande foglia essiccata, presentata come se si trattasse dello specimen di un museo di storia naturale. Fino al 22 giugno.
Milano – Ultimi giorni, alla Fondazione Stelline del la personale di Alex Trusty intitolata “Nepol Sense of Place”. Una Napoli alla quale il fotografo dedica, di volta in volta, uno sguardo privilegiato, ricco di sensazioni e di emozioni che si diluiscono in ogni singola visione dei suoi spazi. In ogni scatto, si scorgono realtà e sincerità; il luogo con tutte le sue porzioni di vita, architetture, vedute, sguardi, umanità. Paesaggi dove i colori della città, i suoi incroci sociali, si fondono in un cromatismo che trova nel bianco e nero il valore dello sguardo dell’autore. Fino al 29 maggio nei seguenti orari: martedì – domenica 10-20.
Bergamo – Fino al 29 maggio anche la retrospettiva di Carola Mazot ospitata nell’Ex Chiesa della Maddalena. La mostra ripercorre gli anni Ottanta e Novanta della produzione artistica e vuole innanzitutto indagare in quel sentimento di inconoscibilità e contraddittorietà della vita che ognuno di noi avverte in fondo a se stesso con il senso di mistero e incanto sprigionato dalle opere di questa artista. La figura umana, centro di ogni suo interesse, viene studiata, amata e poi reinterpreta, seguendo il filone nostalgico della pittura espressionista di Munch, Kokoshka e Sironi, con una particolare forza, sicurezza e musicalità di accordi che conquistano chi osserva. Esposta anche la serie dei “Giardini”, realizzata nel periodo più informale e astratto della sua storia artistica, che ha origine dall’osservazione degli elementi della natura. Orari: venerdì e sabato 16 – 19; domenica 10– 13/16– 19.
Varese – La mostra “Belve” di Massimo Caccia alla Galleria Punto sull’Arte, di via San Martino della Battaglia . Pittore e illustratore di tante coloratissime quanto tragicomiche storie, l’artista crea nelle proprie opere, animali spaesati, talvolta sfortunati, dagli occhi grandi, spesso attoniti mai però dall’aspetto spaventoso. Nella personale a Varese, vengono presentate opere inedite realizzate con colori a smalto su tavola insieme a illustrazioni originali e bozzetti eseguite per l’inserto la Lettura del Corriere della Sera, con cui collabora fin dal 2013. Opere in cui la forma del suo racconto si è sempre profondamente intrecciata con la grande scrittura e il giornalismo. La mostra prosegue sino l’11 giugno. Orari: martedì – aabato: 9.30-13.30/14 -17.30.
Torino – “I Maestri Serie Oro” è la mostra di Flavio Fanelli ospitata nelle sale della Wunderkammer alla Gam. L’esposizione, a cura di Elena Volpato, presenta un’unica opera composta dai 278 fascicoli monografici della nota serie I Maestri del Colore della Fratelli Fabbri Editori, uscita nelle edicole italiane tra il 1963 e il 1967. Su ciascuna delle copertine l’artista ha lavorato interagendo con la loro eleganza formale, con il loro equilibrio tra grafica e taglio fotografico dei particolari pittorici utilizzando una o più cartine dorate dei “Ferrero Rocher” occultandone i volti dei ritratti, le scene aneddotiche, porzioni di quadri, affreschi e mosaici dove campeggia la figura umana, dove gli sguardi dipinti sembrano cercare la risposta e la complicità dello sguardo degli osservatori. Le grandi opere d’arte vengono così portate a uno stato di impenetrabilità. La scelta di Favelli di spezzare le linee del disegno, di complicare la bidimensionalità della pittura, di nascondere il senso di completezza e perfezione lascia intuire un rapporto più contrastato con la storia e il valore del passato. La mostra sarà aperta al pubblico sino 25 settembre con i seguenti orari: martedì – domenica: 10 – 18.
Milano – Con la mostra “Geometrie del ferro” allestita nella chiesa sconsacrata di San Sisto, lo Studio Museo Francesco Messina presenta un’antologica dedicata alle opere storiche di Stefano Soddu, artista nato a Cagliari nel 1946, il cui lavoro narra di un vissuto trasformato in scultura. Una narrazione poetica, quella di Soddu, tra memoria e sogno che emerge attraverso ventiquattro sculture di grandi dimensioni in ferro, realizzate tra il 2000 e il 2019, capaci di grande leggerezza e allo stesso tempo di forte presenza scenica. La mostra, a cura di Maria Fratelli, sarà visitabile sino al 12 giugno dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17.30.
Milano – Intime geografie, percorsi tracciati da nervature, come piccole strade che si diramano… E’ la misteriosa anatomia delle foglie ad ispirare la ricerca di Annalisa Di Meo ospite alla galleria Manifiesto Blanco con la mostra “Ecce Folium”. Ogni opera è una piccola scoperta di essenza, d’anima e di struttura. Acquarellate e fotografate, o raccolte nei prati ne fa trapelare la presenza filigranata, come ricami. Le sue foglie costruiscono un atto di cura per ciò che resta, che mostra la sparizione della materia per logoramento, essicazione, marcescenza, decrepitezza, attraverso un esilissimo scheletro di vene e capillari. La mostra, nelle sale di via Benedetto Marcello 46, proseguirà fino al 18 giugno e sarà visitabile da martedì a sabato dalle 16 alle 19.
Milano – Negli spazi espositivi della Fondazione Stelline, nella Sala del Collezionista e nel Chiostro della Magnolia è in corso la mostra “La forza delle idee” di Maria Cristina Carlini. . La selezione di opere esposte esprime la forza e la tenacia del percorso dell’artista e delle sue idee con cui plasma la materia, ma anche lo spazio e il tempo, trasformandoli in scultura universale . L’artista approfondisce il proprio legame verso la terra e i materiali naturali, simboli arcaici capaci di suscitare ricordi ancestrali spesso sopiti, facendo della memoria individuale e collettiva un punto chiave della sua poetica. In mostra è possibile ammirare il docufilm “Geologie memorie della terra”, che affronta con sguardo intimo e privato la vita dell’artista al lavoro nel suo studio. Organizzata anche una serie di eventi speciali: sabato 14 e 21 maggio, alle 16.30, si svolgeranno laboratori per bambini e ragazzi tenuti da PlayArt, la sezione didattica di Fondazione Stelline, mentre sabato 4 giugno, alle 18, sarà possibile partecipare alla visita alla mostra con la curatrice con Vittoria Coen. Fino al 12 giugno orari: da martedì a domenica 10-20. L’esposizione fino al 12 giugno è visitabile negli spazi interni mentre fino al 30 settembre continuerà all’esterno.
Gemonio – Il museo Bodini, fino al 5 giugno, ospita l’antologica di Agostino Pisani dal titolo” La narrazione degli oggetti quotidiani” a cura di Fabrizia Buzio Negri. L’esposizione continua il dialogo ideale con le opere di Floriano Bodini, sulle sponde di un “raccontare” scultoreo fortemente espressivo dei due artisti, sul filo della loro figuralità segnata inesorabilmente dall’esistere. “Nelle opere di Pisani la materia, in particolare il legno – scrive la curatrice – si articola in un immaginario visivo folto di segni e rimandi, per un aggregarsi di elementi in vicende prese dal vivere quotidiano”. Orari di apertura al pubblico: sabato e domenica 10.30-12.30/ 15-18 . Da lunedì a venerdì su appuntamento Tel. 339 7596939 oppure info@museobodini.it.
Alessandria (To) – E’ dedicata agli appassionati della settima arte la mostra “Un set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi” allestita nelle sale di Palazzo Cuttica. La storia, le fotografie e gli abiti degli intramontabili divi del grande cinema tornano in scena nell’esposizione a cura di Domenico De Gaetano direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Diciassette costumi e settanta suggestive fotografie di set realizzate dal «fotografo Dino Risi a Roberto Benigni. Fino al 30 giugno. Orari:dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 19.
Origgio – “Come osate” è il titolo della collettiva che allestita nelle sale di villa Borletti. L’esposizione, che raccoglie le opere degli artisti Francesco Calia, Antonio Carbone, Rita Mele, Luciano Puzzo e Annibale Vanetti, nasce da un progetto ispirato al famoso intervento di Greta Thumberg al Palazzo di Vetro dell’ONU a New York nel settembre del 2019. Il progetto “Come osate?” si basa sull’emergenza ecologica-ambientale che interessa il pianeta Terra. I cinque artisti hanno voluto re-agire e dare il proprio contributo attraverso la creazione di opere, eseguite con differenti espressioni, stili, linguaggi, tecniche e materiali. In mostra si potranno ammirare le opere di Francesco Calia, Antonio Carbone, Rita Mele e Annibale Vanetti. Per tutta la durata dell’esposizione sarà allestito, con un cammino parallelo, il risultato del progetto “Il Bozzente ieri e oggi” , con i lavori eseguiti dagli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado “G. Schiapparelli” di Origgio. La mostra, nelle sale di via Dante, accompagnata da un catalogo con testi critici di Robertomaria Siena, sarà visitabile sino al 26 giugno nei seguenti orari: sabato e domenica 9-30-12/16-19.