Voghera – Al Castello Visconteo, dal 10 settembre (con inaugurazione alle 10.30), si apre la terza edizione della rassegna Fotografica, quest’anno intitolata: “Sulle orme di Pasolini – Percorsi, Popoli, Cronaca”.
Cinque progetti fotografici d’autore per celebrare i cento anni della nascita di uno dei più grandi intellettuali del Novecento dalla incessante e febbrile produzione che lo ha visto abbracciare tutti i generi e i linguaggi espressivi.
Oltre 170 opere fotografiche che coinvolgono quattro grandi autori della fotografia italiana come Roberto Villa, Ivo Saglietti, Graziano Perotti e Daniele Vita, oltre a una straordinaria selezione di immagini provenienti dagli Archivi Farabola.
L’offerta espositiva sarà completata da due importanti mostre di Paola Rizzi e Beppe Bolchi e la possibilità per il pubblico di visitare la prima e originale “Camera Obscura” permanente in Italia, realizzata con il solo e primitivo sistema a Foro Stenopeico.
Il programma di eventi collaterali è arricchito da dibattiti, workshop, esposizioni, presentazione di libri ed eventi che coinvolgeranno i visitatori e l’intera città.
I cinque Progetti fotografici su Pier Paolo Pasonini
Attraverso cinque grandi mostre, allestite lungo le quattro sale al Piano Nobile del Castello Visconteo, si è cercato di creare un percorso visivo vicino a quello che Pasolini, sempre fedele a sé stesso e contro ogni conformismo, ha visto con i propri occhi e ha vissuto come narratore della realtà, riuscendo a portare alla luce con la sua opera letteraria e cinematografica, i tormenti interiori di una società intera. Ognuna delle cinque mostre avrà un QR Code dedicato che permetterà di poterle visitare anche in versione virtuale grazie al progetto speciale photoSHOWall “10x5xPasolini”.
“L’Oriente di Pier Paolo Pasolini – Il fiore delle mille e una notte” nelle fotografie di Roberto Villa, che nel 1973 trascorre oltre tre mesi e mezzo in Medio Oriente, seguendo le riprese del “Terzo film della Trilogia della Vita”, personalmente invitato da Pier Paolo Pasolini, come studioso dei linguaggi del cinema e della fotografia. Ha così modo di realizzare un ampio ed analitico reportage fotografico, sul set e fuori dal set sull’aspetto antropologico e sociologico, delle popolazioni delle diciotto località che sono state le “locations” del film, dalla Persia di Reza Pahlavi fino alla Yemen già allora in guerra. Un viaggio affascinante, a tratti rischioso, magico e misterioso, in luoghi ricchi di storia ma anche complessi, chiusi apparentemente allo sguardo dell’occidente, ma nello stesso momento abitato da genti curiose, interessate, coinvolgenti e che appunto si faranno naturalmente attraversare. A Voghera Roberto Villa presenta 42 fotografie.
“Sotto la tenda di Abramo” di Ivo Saglietti. L’autore, vincitore di tre premi World Press Photo, presenta 44 fotografie in bianco e nero che, basandosi su un racconto su Padre Paolo Dall’Oglio, mettono in risalto i tre aspetti fondamentali della vita nel monastero: il dialogo interreligioso cattolico e musulmano, l’accoglienza e la preghiera. In particolare, viene messo in evidenza il dialogo possibile e necessario tra le religioni e gli uomini attraverso l’esperienza comunitaria nell’antico monastero siro antiocheo di Deir Mar Musa el-Habasci (San Mosè l’Abissino), luogo di ospitalità abbarbicato sulle montagne della Siria.
“Yemen1997” di Graziano Perotti. Pierpaolo Pasolini scriveva “La sola ricchezza dello Yemen è la sua bellezza” per l’amore che lo legava a questa terra ricca di contrasti forti che ha raccontato come nessuno. La mostra, che presenta 50 fotografie in bianco e nero e a colori, è un reportage sociale, con piccole e grandi storie di umanità e di luoghi per raccontare e descrivere un Paese poco conosciuto restituendo dignità ad ogni singolo soggetto fotografato, nonché allo spazio architettonico o ambientale laddove compaiono terrore e speranza, sofferenza e compassione.
“Bagnanti” di Daniele Vita. L’autore offre delle immagini su un tema particolarmente caro a Pasolini: i giovani visti nella loro dimensione più vera, popolare e vissuta. La mostra, attraverso 26 fotografie in bianco e nero, racconta le esperienze di un gruppo di dieci adolescenti dagli 11 ai 15 anni a Catania, città con un’alta percentuale di persone colpite da povertà ed esclusione sociale, dove i ragazzini spesso accelerano inconsapevolmente le loro esperienze di vita dedicandosi ad attività illegali come il furto o lo spaccio di droga. Daniele Vita li ha ritratti d’estate, quando i ragazzi dei quartieri più poveri di Catania passano le giornate sugli scogli, a San Giovanni Licuti, a La testa del leone e al campo da basket, e ha voluto raccontarli con semplicità durante alcuni attimi di spensieratezza vissuti in libertà in quanto ha sentito molta energia nel loro spirito e un bisogno impellente di recuperare il tempo perduto.
“Pier Paolo Pasolini dagli Archivi Farabola”. La mostra, di 32 fotografie, è una significativa rassegna di immagini provenienti direttamente dagli Archivi Farabola, di cronaca e di lavoro del grande sceneggiatore, attore, regista, scrittore, drammaturgo, ma prima di tutto poeta italiano, ripreso in pubblico, nella vita quotidiana o immortalato durante la produzione dei suoi film, capaci sempre di creare grande scalpore nell’opinione pubblica.
Le mostre di Paola Rizzi e Beppe Bolchi
“L.U.L.U Ora che so | Now I know” di Paola Rizzi. Con la serie di trittici “La coscienza della natura” l’autrice vuole proporre una interpretazione artistica riguardo il principio fondamentale di cambiamento: nel dialogo tra uomo e natura vi è sempre più l’urgenza di un’educazione geografica innovativa, connotata come autocoscienza della Terra, speranza che iconograficamente è rifugio in modo particolare nell’azione della donna. L’autrice ha fotografato cinque persone di sesso femminile di età ed etnia differenti, le quali hanno assunto simbolicamente il ruolo di testimonial di una presa di coscienza globale, contemporanee madonne alle quali viene affidata la speranza di un cambiamento.
“Città senza Tempo” di Beppe Bolchi. Allestita in maniera permanente nella “Galleria dei Feudi”, che si collega alla torre Nord/Ovest del Castello dove è stata realizzata la Camera Obscura, la mostra di 16 fotografie di grande formato è un racconto autobiografico tra Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Francia e Scozia: immagini caratterizzate dall’assenza totale dell’uomo, del quale – dati i lunghi tempi di posa delle riprese – se ne percepisce solamente la presenza, ma senza essere mai rappresentato. “Città senza Tempo” è anche un progetto di grande importanza culturale perchè realizzato con la fotocamera a Foro Stenopeico, che fa sì che le città vengano a rappresentarsi nella loro realtà, con prospettive reali e naturali che rendono l’atmosfera quasi onirica.
Gli eventi collaterali
E’ previsto un ricco programma di attività collaterali tra presentazioni di libri, dibattiti, workshop, esposizioni ed eventi che trasformeranno la città in epicentro della fotografia e che sottolineano come Voghera da sempre vuole essere un luogo di confronto e riflessione sulla comunicazione visiva, sviluppare sinergie con enti e operatori del territorio. Ecco cosa è previsto: esposizione dei prodotti del territorio in collaborazione con Slow Food Oltrepò Pavese (25/9); Visita alle aziende del territorio Molini di Voghera, Merli Marmi e Museo Storico Beccari; Esposizione e demo apparecchiature fotografiche delle aziende Apromastore, Fowa e FCF (17/9); Presentazione dei libri di Ivo Saglietti (Lo sguardo inquieto), Roberto Villa (Gli Orienti di P.P. Pasolini), Pietro del Re (I Dimenticati. Dove l’emergenza è vita), Gianni Maffi (Quartiere – Rozzano, Milano 1977/2022), Daniele Vita (La Settimana Santa in Sicilia); Incontro all’Atmysphere Exibition Hall di Roberto Cifarelli con Graziano Perotti; Workshop con Ivo Saglietti dal titolo “Reportage e Progetto fotografico: da come si organizza a come si distribuisce” (17 e 18 settembre); Visite guidate alle mostre e alla Camera Obscura.
Voghera Fotografia, festival nazionale dedicato agli scatti d’autore, organizzato e promosso da Spazio 53 in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune Provincia di Pavia, Fondazione Comunitaria della Provincia e UNICEF, è realizzata in sinergia con la 17ª edizione di Milano Photofestival, si svolgerà per tre fine settimana, concludendosi il 25 settembre. Orari di apertura: sabato e la domenica 9.30 – 12.30 / 15 – 19. Informazioni: info@vogherafotografia.it | www.vogherafotografia.it www.spazio53.com.