Gallarate – Filosofarti e Civico 3: un binomio vincente. In occasione della XIX edizione della rassegna Filosofarti allo spazio culturale di via Pretura, ospita la mostra fotografica delle artiste Sara Gorlini e Chiara Màzzeri. Abbiamo dialogato con le artiste per capire come è nata l’idea di questa mostra fotografica congiunta, che vede esposti un progetto in fieri di Sara e un lavoro concluso di Chiara.
Sara, come nascono le fotografie del progetto Genesi?
Le ho realizzate tutte durante un workshop organizzato da Chicco Colombo. Si tratta di ombre scattate al di là di un telo illuminato con degli attori che stavano sperimentando semplicemente l’effetto della luce. Non c’erano prove in corso e non stavano allestendo una rappresentazione teatrale. Ho scattato tutto il giorno e ne sono derivate le fotografie oggi in mostra. Quello che vedi per me sono proiezioni di un’intimità che passa attraverso una pelle non c’è al contrario di quanto fa Chiara, che invece ferma sulla sua pelle tutto il dentro e tutto il fuori.
Chiara, cosa puoi raccontarci del tuo lavoro esposto al Civico 3 dal titolo Immagini tatuate?
I paesaggi fotografati sono luoghi a me cari, in cui sono cresciuta, che a forza di essere frequentati e visti sono tatuati su parti del mio corpo, sulla mia pelle. Il panorama è quello della Valle d’Aosta, che conosco fin dall’infanzia e che trasformo attraverso la mia sensibilità in due immagini sovrapposte.
Come si è sviluppata l’idea di intitolare la mostra Margine?
Sara: Abbiamo scelto Margine perchè fonde bene il tema Limite/Illimite del festival di filosofia con i titoli della nostra produzione artistica (Genesi/Immagini tatuate).
Come avete lavorato all’allestimento? Perché posizionare gli scatti su lastre di alluminio?
Sara: Abbiamo deciso di allestire le opere alternandole. L’idea di esporle sulle lastre di alluminio è di Chiara, mantenendo quello che era l’effetto delle mie fotografie, disposte proprio su queste lastre a Letterature urbane, mostra dove mi ha invitato recentemente (Si tratta di una mostra internazionale a beneficio della Fondazione Airc che vede tra gli organizzatori proprio la fotografa vercellese).
Quello che percepisce il visitatore è proprio un senso di continuità tra le opere delle due fotografe, non c’è cesura, i linguaggi non stridono, ma si fondono. A prevalere è un senso di armonia, quasi di danza interiore per chi varca la soglia del Civico 3. Tutti i limiti, i margini, i confini che vivono nelle nostre menti vengono superati guardando le opere di Sara Gorlini e Chiara Màzzeri. E cosa dovrebbe fare l’arte se non questo?
Informazioni:
L’esposizione sarà aperta nel weekend del 25-26 febbraio. Orari: 11-13 / 15.30-19 Oppure su appuntamento telefonando al numero 3407385564
Eleonora Manzo