Parma – Puntini, puntini, puntini…se in ambito letterario definiscono una sospensione narrativa nelle opere di Roy Lichtenstein (Manhattan, New York 1923-Laugone, New York 1997) divengono, applicate con lo stencil in modo da creare accostamenti di forme e ritmiche successioni colorifiche, elemento di saturazione dello spazio.
Serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessitura e plastica, fotografia e video, provenienti da prestigiose collezioni europee e americane, costituiscono il corpo portante di “Roy Lichtenstein. Variazioni Pop”, in corso presso Palazzo Tarasconi a Parma, a cura di Gianni Mercurio.
Con allestimento cronologico, le oltre cinquanta opere in mostra definiscono i passaggi nodali della produzione artistica di Lichtenstein.
A partire dagli anni ’60 si susseguono le irriverenti tavole dedicate ai prodotti d’uso comune che decontestualizzati dalla canonicità delle regole pubblicitarie rivelano una inaspettata componente goliardica.
Tra gli interni bidimensionali spicca l’omaggio alla pittura di Van Gogh, non escludendo la presenza di suppellettili di moderno design.
Nei paesaggi i colori della natura assumono valenze surreali sorretti da cromie che paiono alludere a mondi compresi tra il fantascientifico e il fiabesco.
Misteriose, inquietanti, assorte, sognanti, suadenti le Girls di Lichtenstein composte in fotogrammi singoli paiono rubate da altre appartenenze narrative da cui emergono distinti orizzonti psicologici in modo da rendere labile il confine tra finzione e oggettività.
“Roy Lichtenstein. Variazioni Pop” – Parma – Palazzo Tarasconi. Fino al 18 giugno. Orari: martedì-domenica 10-19,30. Biglietti: intero Euro 14, ridotto Euro 12
Mauro Bianchini