Milano – Un viaggio nel colore e nei segni di rotte immaginarie secondo un codice cartografico unico, personalissimo, atto ad aiutarci a ridisegnare i nostri orizzonti inconsci e a riscoprire il mondo che ci circonda. Un viaggio guidato da Andrea Manzitti tra le opere che l’artista presenta nella mostra “A Milano c’è il mare”, in apertura dal 31 gennaio all’Acquario Civico (inaugurazione 30 gennaio alle 18).
L’esposizione, a cura di Elisabetta Longari, rappresenta un’affascinante esplorazione del legame profondo che l’artista ha con i viaggi e con il mare, entrambi fonti previlegiate d’ispirazione.
L’intero percorso artistico di Manzitti, nato a Santa Margherita Ligure nel 1944 ma formatosi come professionista prima e artista poi a Milano, dove nel 2022 si è diplomato in pittura all’Accademia di Brera all’età di 78 anni, ha nell’elemento acqua e nel viaggio “latitudine e longitudine” della propria espressività pittorica, così come suggerisce non solo il titolo della mostra ma anche quelli delle due precedenti personali: “Isole, mappe e portolani” del 2021 allo Spazio Scoglio di Quarto di Milano, e la recentissima “In principio era il mare” svoltasi questa estate al MUMA Museo del Mare di Genova.
In mostra Manzitti, che si distingue per la sua abilità nell’uso di materiali non convenzionali, espone 36 opere fra Portolani e Planisferi, che non solo rappresentano una mappatura geografica immaginaria reinterpretando carte nautiche di una volta, ma anche un viaggio nella percezione del mondo e dei propri orizzonti mentali attraverso l’arte.
Opere realizzate in acrilico e pasta di pomice grezza, quest’ultima dalla grande capacità di assorbimento e riflessione della luce, per un risultato che riflette perfettamente il bisogno da parte dell’artista di offrire un’espressione poetica veritiera, e allo stesso tempo visionaria, di quanto vuole rappresentare.
I Portolani, realizzati nel 2023 su carte cotone fatte a mano dai bordi irregolari da un’antica cartiera di Amalfi, rappresentano un’evoluzione dei precedenti lavori che portano lo stesso titolo. Questa volta, tuttavia, l’artista crea opere più pulite e leggere, eliminando le ampie strisce di colore delle prime composizioni. Un dettaglio importante, che evidenzia il bisogno di una continua e incessante ricerca artistica, sebbene su uno stesso tema, per dare forma a un discorso poetico in continuo divenire.
I Planisferi, invece, sono opere ovali su carta indiana di cotone che aggiungono un’ulteriore dimensione alla mostra, offrendo una visione globale, che evoca la sensazione di un mondo interconnesso attraverso i mari e le rotte di navigazione, dando una profondità ulteriore al discorso poetico.
Osservando i Portolani e i Planisferi di Andrea Manzitti si ha la netta sensazione che l’artista abbia vissuto da dentro ogni singola opera, che siano state realizzate “con i piedi nell’acqua”, così da dare forza alla narrazione di traiettorie e territori immaginari, invitando l’osservatore a esplorare il suo mondo artistico e al contempo offrendo una prospettiva del tutto inusuale sull’arte contemporanea.
Completa la mostra un Planisfero in ceramica smaltata, che solo in apparenza sembra distonico rispetto al resto dell’allestimento.
Scrive Elisabetta Longari: “Per Manzitti è sempre una questione di superficie, tanto su tela quanto su carta o sulla più porosa ceramica: così come sulla pelle fragile e diversamente accidentata della carta, con altri gesti ma perseguendo quasi lo stesso risultato, egli scava la ceramica per renderne scabra la superficie, di modo che si faccia sede del nero, quel nero brillante e profondo che è il corrispondente visivo della pomice applicata”.
La mostra “A Milano c’è il mare” è accompagnata da un catalogo realizzato in Favini carta, creata con alghe bianche: una carta ecologica, biodegradabile, prodotta utilizzando le alghe in eccesso della laguna di Venezia. Fino al 6 marzo, orari al pubblico: da martedì a domenica dalle 10 alle 17.30.
Cenni biografici
Andrea Manzitti è alla sua seconda vita: ha intrapreso il suo recente viaggio, sviluppando una ricerca sui portolani, carte geografiche conosciute come essenziale strumento per la navigazione fin dal tempo remoto delle Repubbliche Marinare, utilizzando segni sensibili, colori instabili e una carta fatta a mano con cotone al 100%, prodotta in esemplari unici da una vecchia cartiera di Amalfi.
Nato a Santa Margherita Ligure nel 1944, ha fatto studi classici e una laurea in Giurisprudenza all’Università di Genova. Nel 1968 arriva a Milano per gestire una società di famiglia di broker di riassicurazione. È qui che oggi Andrea Manzitti vive e lavora come pittore.
Autodidatta, espone per la prima volta nel giugno 2016 alla Galleria Fex in Val Fex (Engadina) poi a Milano nel 2018 con l’Associazione Artisti del Quartiere Garibaldi e nel 2021, sempre a Milano, nello spazio d’arte Scoglio di Quarto. È del 2023 la mostra “In principio era il mare” a Genova al MU.MA., Galata Museo del Mare.
Ha seguito il corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si è diplomato nel 2022 alla fine del triennio, mentre è in attesa di presentare la tesi per il diploma finale. Ha debiti artistici nei confronti di Sandro Martini ed Emilio Isgrò.