Desideri estremi resi palpabili attraverso l’alchimia della parola scritta.
Di tali sensibili pregnanze vibra la raccolta poetica “Un’onda strappata al mare” di Daniela Giorgetti.
I pensieri dell’amore si affidano al succedersi delle ore solari che cedono il passo alla malinconia di fine giornata: “ho bisogno di te nella sera/perché non voglio il mondo intorno”.
La cadenza del tempo per la poetessa non è affidata al succedersi dei minuti, delle ore, ma a modulazioni emotive dettate dalla tenuità lunare, dai luccichii delle stelle che nel loro spegnersi lasciano spazio all’incerta luce dell’alba per aprirsi lentamente al tepore solare.
Sono i palpiti del cuore a scandire la delicatezza dell’intimità, tesori segreti da sussurrare a fior di labbra.
Le movenze del tatto hanno “Il senso d’autunno”, mentre il vuoto lasciato da una assenza “ è un’onda strappata al mare”, la cui straziante dolcezza rende infinito lo spazio dei ricordi: “abbracciateli da dietro/quando vi accorgerete di loro”
E in quell’onda strappata al mare scorre tutta una vita dove il succedersi dei ricordi diviene simbolica unità di misura del tempo sospeso dei sentimenti.
Daniela Giorgetti – “Un’onda strappata al mare” (Raffaelli Editore, pp. 55, Euro 15)
Mauro Bianchini