Rovereto – La mostra Arte e Fascismo in corso al Mart analizza i vari e complessi modi in cui il regime influì sulla produzione figurativa italiana, utilizzando a fini propagandistici i linguaggi dell’arte e dell’architettura.
La cultura visiva del Ventennio testimonia lo svilupparsi di una varietà di stili senza precedenti. Il regime fascista, a differenza di altri, non impone un gusto, facendo proprie anche alcune delle tendenze che si affermano in quel periodo storico. Accanto al persistere di ricerche di avanguardia legate al Futurismo, si delinea un “ritorno all’ordine”, che confluisce nel movimento del Novecento italiano, creato da Margherita Sarfatti. (nella foto Adolfo-Wildt-Dux-1923-collezione-privata).
Il modello di una ritrovata armonia tra tradizione e modernità gode del consenso da parte del regime, alla ricerca della definizione di un sistema delle arti organizzato. Premi, esposizioni pubbliche, convenzioni e mostre permettono di intercettare gli artisti più significativi, di sostenerne l’opera e di inglobarli nel più ampio progetto di promozione generale.
Attraverso la partecipazione a biennali, quadriennali, mostre sindacali, a concorsi e a commissioni pubbliche gli artisti danno voce all’ideologia, ai temi e ai miti del fascismo. Accanto a figure dichiaratamente fasciste, convinte sostenitrici del Duce come Depero e Sironi, si muovono artisti più o meno distanti ma comunque presenti nel ricco panorama italiano.
Il percorso espositivo si snoda tra pittura, scultura, documenti e materiali d’archivio, circa 400 opere suddivise in 8 sezioni cronologiche e tematiche di artisti e architetti come Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli e Renato Guttuso. Le opere esposte, provenienti da collezioni pubbliche e private dialogano con alcuni dei grandi capolavori del Mart e con numerosi materiali dell’Archivio del ’900.
La rassegna, in calendario fino al 1° settembre è aperta al pubblico martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 18 ; venerdì e sabato 10 – 19.30; domenica 10 – 18.