Mozzate – Si è aperta nelle sale della settecentesca Villa Borsani Scalabrino la mostra di Saverio Bartino dal titolo “L’inafferrabile mistero del vivere”.
Un’ antologica, nella quale sono presentate quaranta opere realizzate tra gli anni Novanta fino ad oggi, durante i quali la tecnica ha virato da una pittura densa di memorie (a olio, tecnica mista, pastello e acquarellato) verso un polimaterico sempre più intenso, che ha coinvolto, via via, nel periodo più recente dei “sassi”, anche materiali della Natura.
Scrive Fabrizia Buzio Negri, curatrice dell’esposizione – “Dalle opere degli Anni Novanta – “Composizione” (1992), “Notte in città” (1996), “Presenza” (1999) – dove la surrealtà delle visioni oscilla ai limiti dell’informale, si transita agli Anni 2015/2019 quando l’artista ritrova talora la figura, a specchio di un esistere in ambientazioni senza tempo, con il pastello, sempre ben presente, che continua a ritmare situazioni e temi nel respiro intenso del vivere. Nel periodo vissuto con il Covid dilagante, si ha la percezione che l’artista giunga davvero all’essenza delle cose, sia nel profilo emotivo che si fa forte e sicuro, sia nelle esecuzioni che lasciano slittare la visionarietà verso un territorio ben definito di contaminazioni. I “sassi”, non più nell’immaginario, entrano direttamente nella composizione visiva, in variazioni dialettiche, tra grovigli esistenziali e dissoluzioni di forme. In tempi recenti nello sfondo di una storia insondabile, Bartino dipinge “Visioni notturne” (2020), ancora sull’onda dell’interiorità più segreta, per giungere al drammatico “Da pagine bruciate (costruzione di un pensiero)” e a “Composizione con figure amorfe” (entrambe del 2022), dove il risalto delle pietre si fa più evidente, sempre continuando in una vertigine di sperimentazioni”.
La mostra sarà visitabile sino al 16 ottobre nei seguenti orari: da martedì a venerdì 14.30-18.00. Sabato e domenica: 10-13 / 15-19.
Cenni biografici
SAVERIO BARTINO è nato a Carife (AV) nel 1949. Si trasferisce in provincia di Milano alla fine degli Anni Sessanta, dove cominciano i primi approcci con la pittura, poi confermati sotto la guida del prof. G. Brusegan, docente di Storia dell’Arte e pittore. Sue opere si trovano presso enti pubblici e privati in Italia e all’estero. Vive e lavora a Locate Varesino (CO).
Tra le esposizioni sono da segnalare: nel 2016 alla medievale Abbazia del Goleto (Avellino) e a Palazzo Branda Castiglioni a Castiglione Olona (Varese); nel 2017 a Lainate (Mi) nella Villa Visconti Borromeo Litta; 2019 nelle sale del suggestivo Palazzo Ubertini nel cuore antico di Orta San Giulio (Novara).