Questa settimana parliamo de “La Trilogia di Cicerone. Impeirum-Conspirata-Dicatator” di Robert Harris.
L’autore ci porta indietro nei secoli senza fare rumore come se possedesse la chiavi di una macchina del tempo non solo composta da consonanti e vocali scritte sopra un foglio. Ci fa ascoltare il vociare della folla per le strade misto agli odori delle taverne e dei canali di scolo.
La trilogia in un libro unico potrebbe oscillare tra l’ambizioso e l’arrogante. Non è così.
Harris riesce con maestria a far sì che le pagine diventino la sceneggiatura di un ottimo film suddiviso in tre tempi: Imperium – Cospirata – Dicatator.
In IMPERIUM sarà il fedele servitore Tirone a raccontare gli eventi, abile e intelligente e perspicace tanto da inventare una sorta di stenografia per trascrivere oratorie di tribunale e incontri verbali nella dimora del suo padrone. Cicerone sfrutterà le capacità dello schiavo forgiando un pensiero persistente: «Ogni giorno, andando al foro, ripeti a te stesso, “Sono un uomo nuovo, voglio essere console, questa è Roma…”».
IMPERIUM
Terenzia ricca e più anziana di Cicerone sarà la prima a credere e finanziare l’ascesa del giovane marito andando contro il parere del suo consigliere perché la politica pretende capitali enormi e compromessi indelebili. Cicerone grazie all’influenza della moglie e alle sue capacità verrà eletto e mandato nell’odierna Marsala per svolgere il compito di controllore delle finanze. Lo farà così bene da guadagnarsi la fiducia dei cittadini che si adopereranno a istruire causa, dandogli mandato, contro il pretore Verre, usurpatore coinvolto in scandali finanziari e sfruttamento del patrimonio pubblico.
L’ascesa sarà veloce.
Nel secondo libro COSPIRATA, Cicerone da poco eletto console si dovrà adoperare per contrastare l’accusa di tradimento, il fato lo aiuterà perché in quei giorni il corpo mutilato, secondo l’usanza dei sacrifici umani, verrà rinvenuto nelle acque del Tevere.
Uno scandalo.
Sfruttando la distrazione e le sue capacità di avvocatura saprà difendersi e continuerà a osteggiare Catilina ancorato a un passato che non potrà reggere all’idea del futuro che Marco Tullio Cicerone sogna per Roma. Ma non sarà lui la chiave del cambiamento.
La capitale si appresterà a vivere, con l’avvento di un uomo carismatico come Giulio Cesare, una nuova era che non potrà essere arginata.
In DICATATOR sarà proprio Cesare, amato dai militari e dal popolo, a sfruttare il declino di Cicerone non osteggiandone il ritorno a Roma. L’anziano avvocato riuscirà a conquistare di nuovo i massimi livelli nella politica romana senza accorgersi della potente mano di Giulio Cesare. La scaltrezza di Cesare sarà predominate e Roma farà la conoscenza di un uomo che diverrà imperatore e divinità. Il prezzo da pagare per chi non si accorgerà del cambiamento e dalle nubi all’orizzonte sarà devastante.
Un tuffo nella storia, un aprire l’uscio ed entrare nelle dimore di personaggi ancora oggi riconosciuti fondamentali nella storia di Roma. Da Catilina a Pompeo, da Marco Antonio, nemico giurato di Cicerone, a Giulio Cesare. Ma perché gli eventi potessero accadere l’autore metterà in evidenza il potere occulto delle donne, protagoniste assolute nella storia di Roma e di tanto altro ancora.
Robert Harris -“La Trilogia di Cicerone. Impeirum-Conspirata-Dicatator”. Oscar Mondadori, pp.1138, Euro 18.
Enzo Calandra