Novara – Ottanta opere straordinarie in mostra al castello Sforzesco di Novara, fanno luce sulla pittura di paesaggio in Italia tra gli anni Venti dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento. Una selezione di lavori che danno corpo all’esposizione Realtà Impressione Simbolo. Paesaggi. Da Migliara a Pelizza da Volpedo. Un aspetto poco noto, ma peculiare per la storia dell’arte di cui sono stati protagonisti alcuni dei più importanti artisti attivi in Italia e in Europa in quel periodo. Un suggestivo itinerario: dalle vedute della campagna all’alta montagna, dai laghi al mare fino ad arrivare ai paesaggi urbani del cuore di Milano, ai Navigli e al Carrobbio. La mostra è visitabile sino al prossimo 6 aprile da martedì a domenica 10 – 19. Aperture straordinarie: 8, 26 e 30 dicembre 2024; 1, 6 e 22 gennaio 2025.

 

Ligornetto Il Museo Vincenzo Vela ha inaugurato la stagione espositiva autunnale con una mostra dedicata a Spartaco Vela (1854-1895). L’artista, unico figlio del celebre scultore ticinese fu un pittore attivo tra Svizzera e Italia e ben inserito nel contesto culturale del suo tempo. L’esposizione, a cura di Antonia Nessi, direttrice del Museo, in collaborazione con Anita Guglielmetti, assistente scientifica, invita a riscoprirlo attraverso la sua produzione pittorica e grafica con opere provenienti anche da alcuni prestiti appartenenti a restigiose raccolte pubbliche e collezioni private. In mostra anche carte, documenti originali e fotografie che rivelano sfaccettature inedite, e a volte sorprendenti, della personalità di Spartaco. In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo contenente i testi della curatrice e di Sergio Rebora, Paul Müller, Anita Guglielmetti, Giampaolo Baragiola, Flavio Zappa e Giorgio Sassi. Una serie di proposte culturali interdisciplinari, visite guidate e progetti di mediazione accompagna la mostra per tutto il periodo di apertura al pubblico. Fino al 27 aprile orari: martedì – venerdì 10 -17; sabato e domenica10-18.

 

Torino – “Nuove installazioni sulla Pista 500” di Torino. Ad impreziosire il giardino pensile della pinacoteca Agnelli sono arrivate le opere di Felix Gonzales-Torres (Cuba 1957-Miami 1996), Finnegan Shannon (Berkeley 1989) e Rirkrit Tiravanija (Buenos Aires 1961). Il progetto espositivo, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò porta in scena “Untitled”, dell’artista cubano, una gigantografia di un letto sfatto, dove le pieghe sulle lenzuola e le cavità lasciate sui cuscini tendono a delineare articolati paesaggi con allusioni sia di decantato riposo sia di consumata sessualità. “Do you Want Us here or Not” rientra in un progetto iniziato da Finnegan Shannon nel 2018, presenta una serie di panchine che invitano le persone a sedersi seguendo quanto scritto a mano sugli schienali. “Tomorrow is the Question” di Tiravanija rappresenta una serie di tavoli da ping pong accostati gli uni agli altri dove le persone possono giocare liberamente. Orari al pubblico: dalle 11 alle 21   PH. Sebastian Pellion di Persano

 

Brescia – Ha aperto al pubblico negli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia La stagione della migrazione a Nord, mostra personale dell’artista e attivista sudanese Khalid Albaih (Bucarest, Romania, 1980), organizzata dal Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei e il Festival della Pace. La mostra è presentata nell’ambito del Festival della Pace di Brescia segna la quinta tappa del percorso di ricerca intrapreso da Fondazione. Il titolo della mostra, a cura di Elettra Stamboulis riprende quello dell’omonimo romanzo dello scrittore sudanese Altayib Salih, la cui voce narrante fa da filo conduttore del progetto espositivo. Tema centrale è l’indagine delle diverse sfaccettature che accompagnano la “stagione della migrazione a Nord”, dall’identificazione di un luogo come casa al confronto con lo straniero, alla visione che il cosiddetto Occidente (categoria non più geografica, ma ideologica) ha dell’Africa, fino ai segni che ogni viaggio imprime nella memoria. Khalid Albaih si caratterizza  per la sua pratica artistica radicata nel disegno, traducendosi in una vasta produzione delineata da un forte senso di chiarezza e immediatezza. I suoi lavori appaiono per la prima volta online sotto lo pseudonimo “Khartoon”, che combina la parola “cartoon” con la capitale del Sudan “Khartoum”. La mostra in calendario fino al 23 febbraio  è accompagnata da un catalogo edito da Skira, che edita per la prima volta in italiano l’artista. Orari al pubblico: da lunedì a sabato 10-18.

 

Milano – 20 opere interamente realizzate in argilla bianca compongono la prima personale di Carolein Smit in Italia intitolata “Malie di smalto e terra” in apertura dal 28 novembre alla galleria Carlocinque (inaugurazione alle ore 18,30). Esposti gli ultimi anni di produzione dell’artista olandese il cui lavoro si distingue oltre che per una tecnica raffinata, per un’estetica che danza tra il sublime e il grottesco. Gli animali, così spesso presenti nel suo immaginario, assumono un’aura che va oltre il loro aspetto: sono creature vulnerabili e allo stesso tempo portatrici di un segreto. I “Bloedhonden”, con i loro occhi malinconici e i corpi segnati, sembrano volerci parlare di una verità che si nasconde dietro gli smalti lucidi. Smit concepisce ogni scultura come un’entità autonoma, destinata a esistere indipendentemente dall’artista stesso. Se si osservano da vicino, le superfici sembrano costruire un’immagine disegnata nello spazio, che trasforma ogni figura in un’opera che cattura lo sguardo e invitando a perdersi nei dettagli. La mostra sarà visitabile sino al fino al 14 marzo. Giorni e orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30; giovedì 9.30 – 22.30.

Milano – Si è aperta alla Manuel Zoia Gallery la nuova personale di Andrea Cusumano intitolata “Blackboard Vibes”. L’artista, allievo e collaboratore di Hermann Nitsch, direttore musicale del Orgien Mysterien Theater sin dal 1998, nel corso di un processo sperimentale durato oltre 30 anni, ha sviluppato una ricerca incentrata sulla drammaturgia dello spazio, producendo un personale ed originalissimo corpus di pere che costituisce una lettura contemporanea del concetto di Arte Totale in chiave post umanista. Negli spazi della Galleria di via Maroncelli sono esposte opere appartenenti ai cicli Retablo, Ostrakon e Neri. La mostra proseguirà fino al 23 novembre mercoledì a Sabato: 15 – 19.

 

Milano – Sessantacinque anni di storia, società e moda visti attraverso una collezione di oltre centocinquanta bambole: le Barbie. Un’esposizione quella in corso allo spazio Next Exhibition di via Via Sarpi che accompagna il visitatore in un viaggio nel tempo, dalla prima realizzata da Ruth Handler nel 1959 alle iconiche bambole celebrative del 65esimo anniversario, presentate quest’anno. Abiti, accessori ed elementi di lifestyle, l’esposizione analizza le differenti tendenze della moda degli anni ’60, ’70, ’80, ’90 e 2000. In mostra gli scenari iconici del mondo Barbie: dalla Dreamhouse alla inconfondibile decapottabile rosa, fino alle immancabili due selfie box di Barbie e Ken a grandezza naturale dove scattarsi delle foto ricordo. La mostra, che include anche la prima Barbie e quella ideata per il 65° anniversario, arriva in Europa per la prima volta grazie a Mattel e Next Exhibition sarà visitabile sino al 19 gennaio 2025, da martedì a domenica 10-18, sabato 11-20.

 

Milano – E’ una serie di lavori pensata per un dialogo con lo spazio e la collezione GAM Galleria d’arte Moderna quella dell’artista americana Kelly Akashi ospitata negli spazi di via Palestro sino all’8 dicembre. “Converging Figure” questo il titolo, è un progetto realizzato in collaborazione con Fondazione Furla per la 6^ edizione di “Furla Series” . L’opera di Akashi, di origini giapponesi, nata e cresciuta a Los Angeles, si distingue per la capacità di armonizzare un approccio concettuale con un’attenzione alla forma e al processo. Il suo lavoro esplora concetti universali come tempo e spazio, impermanenza del mondo naturale, transitorietà del corpo umano ed entropia.  Attratta da materiali come vetro, cera e bronzo, crea forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo. Il progetto in mostra ruota attorno al concetto e al fenomeno della “riflessione”, esplorato attraverso un percorso visionario che si snoda all’interno della collezione permanente, creando un dialogo e una sinergia con l’architettura e i capolavori del museo. La mostra, in calendario sino all’8 dicembre è aperta al pubblico da martedì a domenica: 10 – 17.30.

 

 

MilanoFuori come fiori” la nuova personale di Luca Bossi si aprirà il 23 novembre negli spazi della Galleria Fumagalli. La mostra si compone di una serie di opere materiche e metaforiche, tattili, olfattive oltre che visive. Sono prati da calpestare a piedi nudi, paesaggi da intravedere nelle fotografie su tessuto sovrapposte ai materiali. Allestite a ricordare la linea della pianura, le opere raccontano due intorni quotidiani: quello dei vari elementi raccolti, esibiti in dettagli prossimi ai sensi e quello delle apparenze più lontane: l’orizzonte, i casali che vi poggiano, gli acquedotti, le macchine agricole, gli alberi. Le immagini del movimento quotidiano dell’artista sono anche restituite dal film in mostra Pioppo Ciao realizzato con Francesco Tosini: un diario di appunti visivi scaturito dal più ampio progetto Caro Campo che racconta l’esperienza umana, artistica e ambientale vissuta dall’artista da dicembre 2019 ad aprile 2021 a Campogalliano (Modena) in simbiosi con un campo di duecentonovanta pioppi sino al loro taglio. La mostra si completa con le immagini dell’installazione ambientale MonochromeRGB appositamente concepita e realizzata per la manifestazione ForeverIs Now presso le Piramidi di Giza (24ottobre–16 novembre 2024) in partnership con la Galleria Fumagalli: l’opera si profila come l’incontro tra la griglia e il paesaggio desertico di Giza e la sequenza dei colori apre lo sguardo dalle Piramidi al vuoto del panorama . Inaugurazione, nella sede di Via Bonaventura Cavalieri è in programma per il 27 novembre, alle 18. La mostra poi proseguirà sino al 21 febbraio da lunedì a venerdì, dalle 13 alle 19.

 

Busto – L’artista Giovanni Beluffi torna allo Spazio Farioli con la nuova personale dal titolo “Nature Morte“. L’esposizione, che inaugura il 16 novembre, alle 17, presenta una serie di lavori dove affiora la ricerca dell’artista distillata in una tematica, la natura morta, non spesso da lui rappresentata. Il suo personale linguaggio pittorico libero e luminoso rivela l’essenza di una forza cromatica capace di dar vita a oggetti apparentemente inanimati, come frutta, fiori, bottiglie e vasi. La mostra, allestita nella sede dell’associazione culturale di via Silvio Pellico, sarà visitabile sino al 1° dicembre nei seguenti orari: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19; domenica 10.30 – 12/16-19.

 

 

Legnano – Tra le iniziative organizzate in occasione del centenario di elevazione a città di Legnano, anche l’ampio progetto espositivo “Fotografia e industria” in apertura dal 16 novembre con inaugurazione, a Palazzo Perego, alle ore 17.30. Un’idea che nasce per porre l’attenzione su un tema di grande attualità: la città di Legnano e la Lombardia tra i protagonisti della nascita e dello sviluppo dell’industria italiana.
Il rapporto tra fotografia e industria ha una lunga storia e scaturisce dall’intento delle imprese di raccontarsi, commissionando a fotografi esperti, la documentazione delle proprie attività, dai prodotti ai manufatti, dagli ambienti di lavoro alle maestranze. Lo sguardo dei fotografi conduce negli ambienti del lavoro, in contesti storicizzati dove sono le architetture a risaltare per la grazia costruttiva, o all’interno di fabbriche dismesse alla ricerca di tracce e forme.
Si passa dai capannoni industriali, alle attività lavorative, dai macchinari ai lavoratori, agli spazi urbani interessati da architetture operaie, edificate dalle aziende per ospitare i dipendenti e loro famiglie. La rassegna “Fotografia e industriaDa Legnano con uno sguardo in Lombardia” a cura di Claudio Argentiero, allestita in differenti spazi espositivi della città, proseguirà sino al 12 gennaio 2025. Orari di visita: sabato, domenica e festivi 10/12.30 e 15/19. Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1° gennaio.Ingresso libero.

 

Como – Al Museo della Seta apre, dal 30 novembre, la mostra personale di fiber art dell’artista Mimmo Totaro intitolata La Dimensione Nascosta – Oltre la Formaa cura di Luigi Cavadini, Mimmo Totaro, tra gli anticipatori della textile art italiana, nella sede museale di via Via Castelnuovo presenta 33 opere che documentano l’evoluzione artistica  dal 1969 ad oggi, evidenziando una continua esplorazione di tecniche e materiali. Molte le tecniche utilizzate in tutti questi anni: dai disegni a china a quelli a matita, dal ricamo all’incisione su plexiglass, l’uso di fili spinati e la tecnica distintiva di Totaro, che combina pannelli in multistrato, tempera, chiodi e fili tesi. A complemento dell’esposizione, sarà disponibile materiale video delle performance all’aperto dell’artista e dei primi eventi della Mostra Internazionale di Arte Tessile Contemporanea “MINIARTEXTIL”. La mostra rimarrà in calendario sino 31 gennaio . Orari: martedì: dalle 14 alle 18; da mercoledì a domenica 10 alle 13/ 14-18. A corollario dell’esposizione, il Museo ha programmato una serie di eventi sui temi dell’arte tessile e dell’accessibilità tra cui conferenze, laboratori e incontri con professionisti e associazioni del settore.

 

CavaleseDal 23 novembre al Museo d’Arte Contemporanea sarà ospitata GOLD – While all Flow’rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, mostra personale dell’artista Thomas De Falco. La rassegna, che apre il programma espositivo triennale ideato dalla neo direttrice Elsa Barbieri, propone una riflessione sulla natura attraverso 35 opere tessili, tra sculture e arazzi, la maggior parte inedite, accanto a una nuova performance che propone un parallelismo tra maternità e natura, a cura di Clara Tosi Pamphili. L’inaugurazione è in programma alle 17.30. Performance e presentazione del catalogo: sabato 7 dicembre ore 17.30. La mostra continuerà poi sino al 9 marzo 2025. Orari al pubblico: da giovedì a domenica 10-18.