Busto Arsizio – Torna a esporre allo Spazio Arte Carlo Farioli  l’artista Giovanni Beluffi, pittore apprezzato per la sua sensibilità espressiva e per la capacità di evocare atmosfere intense e contemplative.

Nella sede di via Silvio Pellico, nel 2021, aveva presentato la mostra  “Liriche Suggestioni”, dedicata al paesaggio; questa volta invece, protagoniste dell’esposizione sono le “Nature Mortedalle quali prende il titolo la personale.

La mostra presenta una serie di lavori nei quali affiora la ricerca dell’artista distillata in una tematica, la natura morta, non spesso da lui rappresentata ma che qui diventa filo conduttore dalla sua recente produzione artistica. Il suo personale linguaggio pittorico, libero e luminoso, infonde l’essenza di una forza cromatica capace di far emergere dalla tela i soggetti ritratti -frutta, fiori, bottiglie e vasi –  con una vitalità segreta di sottili emozioni. La natura morta si fa pretesto per indagare la dimensione poetica e intimista dell’inanimato.

Come nei paesaggi, anche nelle sue nature morte, Beluffi riesce a catturare lo sguardo e la fantasia dello spettatore, creando scenari densi di mistero e introspezione. Gli oggetti, volutamente indefiniti e quasi abbozzati, sembrano invitare chi osserva a completarne la narrazione. In queste tele, la “non vita” degli oggetti – silenziosa e ferma – diventa tuttavia evocativa, suscitando una reazione emotiva inaspettata, dove la solitudine dell’immagine si colma della partecipazione di chi guarda.

L’assenza di movimento e suoni, tipica della natura morta, viene compensata dalla fluidità dei colori che Beluffi usa con sapienza, creando un effetto di “sospensione del tempo.” Le tonalità delicate sfiorano ogni oggetto, rendendo quasi palpabile una sensazione di immobilità vibrante, come se la scena fosse congelata in un attimo eterno. Lo spettatore si trova così immerso in una dimensione meditativa, in cui l’apparente semplicità dei soggetti diventa uno specchio di riflessioni.

La mostra rimarrà in calendario sino al 1 dicembre. Orari al pubblico: da giovedì a sabato 16-19; domenica 10.30-12/16.19.

Cenni biografici

Giovanni Beluffi nasce a Seniga (BS) il 18 ottobre del 1950. Alla fine degli anni ‘60 si trasferisce in provincia di Varese. Autodidatta approfondisce le sue conoscenze artistiche visitando i principali musei e le rassegne d’arte più qualificate. Frequenta studi di artisti noti con i quali si confronta. Inizia l’attività espositiva nel 1973 con la prima mostra personale e successivamente partecipa concorsi nazionali e internazionali conseguendo numerosi primi premi e significativi riconoscimenti. Numerose nel corso degli anni le collettive e tra le recenti personali si segnalano “Dentro la natura” nel Monastero Santa Maria Assunta di Cairate nel 2023, “Opere Sacre” presso il Battistero romanico di San Giovanni Battista di Arsago Seprio, “Dall’Annunciazione alla Risurrezione” presso il Museo Civico Branda Castiglioni di Castiglione Olona nel 2022.