Parma – Il Complesso monumentale della Pilotta di Parma arricchisce la sua collezione con un’opera di Giorgio Gandini del Grano (Parma, 1500? – maggio 1538): l’Allegoria della città di Parma.
La tavola, databile al 1530-1535, acquistata grazie ai fondi della Direzione Generale Musei dalla Galleria Carlo Orsi di Milano, è protagonista, insieme a una sua antica copia donata dallo stesso Carlo Orsi, della mini mostra dossier, in corso sino al 29 gennaio nell’ala del Manierismo della Galleria Nazionale.
L’opera, un tempo attribuita a Correggio per via delle similitudini stilistiche, si compone di sedici figure, ciascuna con posture e gestualità uniche, caratteristiche distintive dello stile di Gandini del Grano. La posizione apparentemente casuale dei personaggi, in realtà un’asimmetria compositiva volutamente ricercata, accentua infatti la ricchezza caotica della sua pittura.
Parma è rappresentata dalla figura femminile inginocchiata, con ai piedi lo scudo e le armi, mentre viene presentata alla Vergine con il Bambino dai due protettori della città: Sant’Ilario, il vescovo con il pastorale, e San Tommaso, di spalle e inginocchiato.
Altri santi e figure simboliche completano la scena tra cui il beato Bernardino da Feltre, riconoscibile per lo stemma del Monte di Pietà; san Rocco (con la conchiglia del pellegrino), santa Elisabetta con san Giovanni Battista bambino, la testa velata di bianco che rappresenta l’Università di Parma, santa Caterina d’Alessandria e san Sebastiano con le frecce in mano.
Il lavoro rappresenta forse l’apice della produzione del pittore considerato insieme a Francesco Maria Rondani e Michelangelo Anselmi tra i protagonisti della cosiddetta “Scuola di Parma”, ovvero quei pittori ritenuti seguaci di Correggio e di Parmigianino. L’esposizione è visitabile dal martedì alla domenica 10.30 – 19.