17 Marzo: buon compleanno, Italia!
I garibaldini continuano a promuovere interessanti iniziative a Varese che partono da un appuntamento ormai entrato a pieno titolo nella vita della città.
Come ha rimarcato il presidente dell’associazione Varese per l’Italia – 26 maggio 1859, Luigi Barion, anche quest’anno si ripeterà l’omaggio ai patrioti varesini Dandolo, Morosini e Daverio al Gianicolo nella Capitale in occasione del 167° anniversario della Repubblica romana del 1849. Dopo l’onore ai Caduti con visita alla tomba di Goffredo Mameli e dei caduti presso il Mausoleo garibaldino alla presenza della pronipote dell’Eroe dei due mondi, Anita Garibaldi. Dopo la deposizione di una corona di alloro al monumento di Garibaldi e di una corona sulla tomba di Anita Garibaldi, l’omaggio ai giovani caduti varesini. Alla cerimonia prenderanno parte autorità, rappresentanze delle Forze armate, studenti liceali delle scuole romane.
17 Marzo: buon compleanno, Italia! I garibaldini celebrano la Festa dell’Unità d’Italia e della Bandiera
Tanti auguri all’Italia, a 155 anni dalla sua fondazione. E a dar vita a una grande celebrazione non poteva essere che l’associazione Varese per l’Italia, in pista dal 2009 per riportare in città il senso di appartenenza alla patria e al ruolo cruciale giocato dal territorio durante il Risorgimento.
Il 17 marzo, in Salone Estense, il grande evento culturale e formativo, alla presenza di autorità e istituzioni, ma soprattutto di centinaia di ragazzi, veri destinatari del messaggio storico e di un rinvigorito senso di appartenenza.
Per l’occasione, oltre alla narrazione storica di quanto avvenuto il 17 marzo 1861, affidata al docente dell’Insubria Antono Maria Orecchia, l’iniziativa si è fusa con l’assegnazione del premio ititolato a un compianto pilastro della comunità varesina Giovanni Valvavi: a Chiara Palumbo, storica dell’arte e profonda conoscitrice di Storia locale, artefice delle visite guidate grazie alle quali tanti ragazzi e studenti hanno potuto ripercorrere fisicamente le tappe risorgimentali di Varese, guardando con nuovi occhi ad angoli di città, epigrafi e monumenti che altrimentio avrebbero continuato a strascurare.
Giornata di grande soddisfazione quindi per l’assegnazione Varese per l’Italia, nata come una sfida, cresciuta come un nobile fiore e infine sbocciata…
Al Gianicolo elogiati garibaldini di Varese. Fiori donati da Palazzo Estense
Un 9 febbraio che passerà agli annali dei festeggiamenti della Repubblica Romana. Grande partecipazione di persone, associazioni, studenti ed autorità. Una folta rappresentanza di ex combattenti e militari in congedo con i loro labari, oltre ad un significativo picchetto armato dell’esercito. Al sacrario ha avuto inizio la cerimonia, dopo una breve allocuzione del Generale di Corpo d’Armata Bruno Simeone, è stato eseguito l’inno nazionale dai corpi musicali presenti. Ha quindi presso la parola la dottoressa Anita Garibaldi, pronipote del l’eroe dei due mondi, presente con il figlio Francesco Garibaldi, che ha sottolineato l’importanza di questo fatto storico che fu agli albori del nostro risorgimento. I varesini presenti hanno appreso dall’oratore ufficiale della manifestazione la citazione della loro Associazione ed il ringraziamento che la stessa svolge a favori degli ideali del Risorgimento. Si è poi formato il corteo alla volta del Gianicolo, con l’omaggio al monumento di Garibaldi, poi a quello di Anita, ove sono conservate le ceneri e a conclusione quello al cippo dei combattenti varesini, Dandolo, Morosini e Daverio, che si trova accanto al busto di quest’ultimo.
Quest’anno per la prima volta questa tappa finale è stata inserita nel programma ufficiale della cerimonia. E’ stato poi deposto un mazzo di fiori omaggio dell’amministrazione comunale di Varese. Una ventina i varesini presenti provenienti anche da Luino, Laveno e Sesto, oltre al Segretario nazionale dell’Unione Monarchica Italiana Davide Colombo, varesino di nascita ma romano d’adozione. Il presidente dell’Associazione Varese per l’Italia 26 MAGGIO 1859, Luigi Barion ha ricordato che Varese deve andare orgogliosa di questa presenza che nel tempo si e’ ulteriormente consolidata. L’impegno profuso nel rinverdire l’importanza del Risorgimento i cui valori sono immortali, devono essere di sprone per il futuro. Come nelle altre occasioni, anche quest’anno al Gianicolo si sono ritrovati diversi “varesotti” che risiedono nella città capitolina. Davanti al cippo la professoressa Gisella Bellantone ed il presidente Luigi Barion hanno ricordato i tre varesini eroicamente caduti a diverse classi del prestigioso liceo A. Seneca presenti alla commemorazione.