Milano – Un approfondimento sull’arte, il gusto e la moda in epoca napoleonica negli ambienti della corte di Eugenio di Beauharnais, Vicerè d’Italia, che durante la reggenza nella città di Milano (1805 – 1814) fu promotore delle arti e della produzione manifatturiera, dando un grande impulso e influenzando la vita culturale, sociale ed economica del primo Regno d’Italia. Questo il focus della mostra ospitata negli Appartamenti di Parata di Palazzo Reale, fino al 4 giugno “A Casa del Vicerè. Eugenio di Beauharnais nella Milano napoleonica”, questo il titolo, presenta nelle cinque sale (le Sale degli Arazzi e la Sala delle Quattro Colonne) opere e arredi della Milano di inizio Ottocento, che hanno fatto da cornice ai personaggi che influenzarono maggiormente il gusto dell’epoca.
Il percorso espositivo mette in risalto l’arte e l’artigianato locali, il gusto neoclassico e retour d’Egypte che trovarono massima espressione nello Stile Impero delle corti napoleoniche, tra simbolo e pura ricerca estetica. I ritratti del Vicerè e della consorte Amalia, due opere di Andrea Appiani, il pittore di corte, sono tra i masterpieces dell’esposizione, grazie al prestito dalla Francia dopo la mostra alla Malmaison e Château de Bois- Préau (9 ott. 2022 – 9 genn. 2023) che le ha viste protagoniste.
Oltre alla collaborazione con la Malmaison, tra i principali prestatori vi sono istituzioni ministeriali e civiche quali la Biblioteca Braidense di Milano, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, le Civiche Raccolte d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, Palazzo Morando Moda – Costume – Immagine, Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, che hanno reso possibile la realizzazione del progetto espositivo.
In occasione della mostra Palazzo Reale ha offerto in anteprima al pubblico l’esito del lungo lavoro di restauro di uno dei suoi simboli: il Centrotavola napoleonico, opera del mosaicista romano Giacomo Raffaelli (1753-1836). L’opera, dal 14 marzo sarà visibile nella Sala delle Quattro Colonne, quale sua nuova sede.
Il Centrotavola ha un forte legame con Beauharnais e la corte napoleonica, dal momento che decorò la tavola per il banchetto che il viceré offrì in onore di Napoleone per la sua incoronazione a Re.
E’ formato da tre parti: un lungo elemento centrale di circa 9 metri composto da 13 basi in marmo e due elementi gemelli che venivano collocati alle estremità del parterre principale, lunghi ciascuno 1,60 metri e formati ognuno da 2 basi in marmo. L’intera composizione raggiunge complessivamente i 13 metri ed è formata da 242 pezzi. I materiali pregiati che l’artista utilizzò per l’opera vanno dal marmo bianco di Carrara delle basi, all’alabastro delle colonne dei tempietti laterali, al porfido rosso egizio dei paracarri, agli inserti in lapislazzulo dei basamenti. L’intera opera è stata oggetto di studio filologico incentrato sul recupero di alcune parti negli anni, smontate e conservate nei depositi, per restituirla al pubblico nella sua sontuosa e originaria completezza. La mostra sarà visitabile sino al 4 giugno nei seguenti orari: da martedì a domenica 10 -19.30; giovedì chiusura alle 22.30.