Como – Alla Pinacoteca Civica echi di “Voci dal paesaggio Nordico” con la mostra degli artisti svedesi Britta Marakatt–Labba e Lars Lerin. L’esposizione, allestita nelle sale al primo piano dell’edificio, a cura degli architetti Davide Adamo e Marina Botta, propone un’immersione sensoriale nel paesaggio nordico tra forme, colori, profumi e materiali richiamati da betulle, pini, muschi, licheni, legni, sassi e conchiglie, pelli di renna e i colori del cielo d’inverno e del mare ghiacciato.
Al centro della ricerca dei due artisti contemporanei, tra i più rinomati nell’arte scandinava, ci sono l’osservazione e la rappresentazione di una regione del Nord Europa, ancora in gran parte allo stato naturale, l’attenzione per il valore e la fragilità del paesaggio, il clima e l’identità dei luoghi, con le proprie storia, cultura, mitologia e tradizioni.
Una visione artistica che si fa racconto non limitandosi ad una contemplazione estetica, ma coinvolgendo i visitatori in un’esperienza più profonda, cognitiva e sensoriale. Le opere svelano l’anima dei luoghi e diventano scene di vita e di azioni dell’agire umano: le case e il lavoro dei pescatori nei piccoli porti delle isole Lofoten, i boschi di betulle della regione del Värmland, la vita nomadica dei Sami/Lapponi e le loro proteste per difendere le terre e i pascoli delle renne, insidiati sia dallo sfruttamento delle risorse naturali sia dai cambiamenti climatici.
Britta Marakatt–Labba, artista tessile e pittorica, strettamente legata alla narrativa Sami, (cultura che attraversa il Nord di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia) porta in mostra ricami narrativi eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco che disegnano la storia di un popolo poco conosciuto e ancora in cerca di legittimazione, nonostante le antichissime origini. Il suo mezzo d’espressione, l’ago e il filo, evidenziano l’estetica della lentezza e portano a riflessioni sulla saggezza silenziosa degli animali, su tutto ciò che vive, sottolineata dalla presenza di renne, corvie figure mitologiche Sami. Le storie e racconti del popolo Sami sono stati esposti in tutto il mondo, in particolare a Documenta (Kassel, Germania) nel 2017 e alla Biennale di Venezia nel 2022.
Gli acquarelli di Lars Lerin, pittore e scrittore, raccontano percezioni e legami a paesaggi di boschi e di mare, facendoci capire il freddo, il silenzio e l’immensità degli spazi. Considerato uno dei principali artisti scandinavi nella tecnica dell’acquerello, Lerin ha tenuto mostre personali e collettive in musei e gallerie d’arte in Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Isole Faroe, Islanda, Germania, Norvegia e Stati Uniti. Le sue opere sono esposte in Svezia e Norvegia. Scrittore, ha pubblicato più di cinquanta libri e il testo di saggistica “Naturlära – Imparando dalla Natura” è stato premiato con l’August Prize 2014.
L’obiettivo della mostra è stimolare un dibattito sul valore e la fragilità del paesaggio, anche il nostro, incentivando la consapevolezza che la bellezza del paesaggio dipende da come lo usiamo e come lo viviamo, dal consenso che i “luoghi” hanno una propria identità e una “voce” che dobbiamo ascoltare.
Il tema della natura sarà anche amplificato in mostra attraverso una installazione verde,
curata da Botanic Studio And Deco, ispirata alla vegetazione della foresta svedese, in cui il visitatore potrà immergersi e rigenerarsi, accompagnato da un sonoro curato da Paolo Lipari.
La mostra “Voci dal paesaggio Nordico” ospitata alla Pinacoteca di via Diaz sarà visitabile fino al 13 ottobre. Orari al pubblico: da martedì a domenica ore 10-18.