L'Africa si risolleva e reclama il giusto posto nella comunità mondiale. È venuto il tempo di cantare all'Africa un canto nuovo, che abbia risonanza anche sul reale. Servono lavoro sulle coscienze, azioni energiche, creatività e determinazione. È responsabilità di tutti, non solo degli africani, ma anche del mondo ricco. Non solo del mondo ricco, manche degli africani. Niente è ineluttabile. L'Africa può salvarsi dai suoi mali…
La mostra nasce con l'intento di comunicare al grande pubblico realtà e dimensioni del continente poco esplorate, portando alla luce aspetti e dinamiche positive, significativi anche per il nostro vivere occidentali.
Ispira la mostra il desiderio di aggiungere una diversa nota di conoscenza dell'Africa, attraverso un viaggio nella quotidianità del lavoro della sua gente.
L'Africa e buona parte dei sistemi sanitari in genere è alle prese con una crisi "globale".
Il panorama di crescita lenta e inadeguata, il diffondersi di aree di violenta conflittualità e di tensioni politiche e sociali sotto bandiere etniche, il numero di profughi e di sfollati, la corsa all'emigrazione, il diffondersi di epidemie mortali quali l'Aids, la voragine del debito, la visività crescente della povertà, la continua sollecitazione di un maggior aiuto portano a chiedersi: ma l'Africa è davvero solo questo?
Da operatori sanitari viviamo ogni giorno la sofferenza dell'Africa. Nonostante ciò, tra la gente con cui operiamo, percepiamo anche una tenace forza di vivere, di lottare, di costruire futuro.
Sempre dalla parte della "vita", desideriamo sottrarre invisibilità a problemi, ragioni, speranze del vivere concreto e quotidiano di un paese, di una società, con occhi allenati a comprendere i meccanismi informativi, al fine di delineare un'Africa in progress, che, con le sue luci e le sue ombre, lascia intravedere evoluzioni, fasi di crescita, tensioni positive, dinamiche di sviluppo, magari ignorate e considerate non medianiche. In definitiva, l'obiettivo è quello di concentrare l'attenzione verso quelle dimensioni del vivere, pensare, costruire relazioni, inventare futuro, nelle quali gli Africani esprimono un potenziale positivo, nonostante le avversità che devono affrontare giornalmente.
La mostra si compone d'immagini, con alcuni ingrandimenti fotografici, a misura dello spazio a disposizione. Ogni fotografia ha una didascalia esplicativa. Le immagini seguono un'unica linea di sviluppo.
La mostra rimarrà aperta al pubblico, con accesso gratuito, fino al 31 maggio in orari di apertura del Palazzo Estense.
(A cura di "Medici con l'Africa CUAMM", Gruppo d'Appoggio di Varese www.mediciconlafrica.org )