Nello splendido contesto del parco di Villa Toeplitz, uno dei più belli d’Italia, in cui da poco sono stati ripristinati le fontane con i loro splendidi giochi d’acqua, presso Bar Tennis, il museo Castiglioni propone nel mese di luglio presentazioni di libri, in cui interverranno autori e partner culturali.
Va anche ricordato che il museo Castiglioni è aperto di sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e che oltre la collezione permanente etno-archeologica, sono visitabili le mostre “Magie d’Africa. Religioni, simboli, misteri”e “Donne del nostro mondo -fotografie di Antonio Cereda dai 4 continenti”.
Marco Castiglioni propone dunque 4 incontri, alcuni in collaborazione con Musea Trarari TIPI e Banca Generali Private di Varese.
La rassegna dopo la presentazione di “ Parole di traverso” di Federico Bianchessi Taccioli, prosegue venerdì 17 luglio alle ore 18.30 con LE 100 PAROLE DEI MUSEI, di Massimo Negri e Giovanna Marini, Marsilio Editore Collana Elementi. Condition report, interpretazione, museografia, museologia, “chiodo a chiodo”, colophon, lux, prestito, eco-museo: questi sono solo alcuni dei vocaboli del linguaggio di chi lavora nei musei, per i musei o con i musei. Apparentemente una Torre di Babele dove si mescolano termini tecnici con espressioni gergali, come del resto accade in tutti i mestieri.Questo libro ne raccoglie centodue. Conoscendo questi termini meglio si comprende cosa sia un museo e come funzioni e, forse, si impara ad amarlo per quello che è: un organismo vivente fatto innanzitutto di persone (chi ci lavora e chi gli dà vita visitandolo) e poi di cose (la collezione che espone).
Sabato 18 luglio alle ore 18.18 Gherardo Mazzocchi con “Di suoni e cristalli”, di Trarari Tipi edizioni, porta l’attenzione su un tema molto affascinante con la presentazione del libro e l’esposizione di cristalli e strumenti musicali usati nel Crystalhealing.Questo volume, capace di riunire due strumenti energetici che si intrecciano in perfetta sinergia come i cristalli e il suono, invita a iniziare un viaggio scoprendo sfumature nuove di qualcosa già conosciuto, oppure iniziando dalle basi. Imparare con semplici esercizi a portare nella vita e nella quotidianità questi strumenti costantemente a nostra disposizione ci permette un percorso di crescita e miglioramento personali.
I cristalli: con i loro colori e forme hanno catturato fin dall’antichità l’attenzione dell’uomo e sono stati studiati e adoperati in un’ottica “magica” che ora possiamo definire “energetica”. Il suono: una delle energie primigenie assieme alla luce stessa, vibrazione che attraversa la materia e giunge fino al fulcro della nostra essenza toccandoci nel profondo.
Gherardo Mazzocchi – operatore olistico professionista – specializzato nell’interazione fra le vibrazioni sonore e il mondo minerale cristallino, ci conduce con precisione e semplicità in questo viaggio, offrendo al lettore tanti spunti con un linguaggio chiaro e ricco di esperienza. La piccola casa librografica Trarari TIPI, nata ad Aosta nel 2008 e da alcuni anni a Varese, specializzata nel binomio Arte &_,inaugura con questo volume la nuova collana L’Albero delle Fate dedicata ai saggi di cultura olistica e alla didattica creativa.
Sabato 25 luglio, alle ore 18.30 Antonio Cereda, fotografo e Anna Canuto, antropologa e i curatori Debora Ferrari e Luca Traini presentano la plaquette in limited edition “Donne del Nostro Mondo– Fotografie di Antonio Cereda dai viaggi in Africa, Asia, Oceania, America Latina” che è anche una mostra, in corso al museo Castiglioni, sponsorizzata da Banca Generali Private, in cui viene proposta al visitatore una scelta dell’omaggio più che trentennale che il fotografo ha dedicato alle donne incontrate nei suoi numerosi viaggi. La rappresentazione di questo universo al femminile segue una rotta di sguardi, gesti, lavori e apparizioni di questa realtà concreta fatta di eleganza, forza e dolcezza che vince ogni luogo comune, ogni esotismo. E’ la vita quotidiana che queste donne rendono poesia. Ricambiata dall’assoluta fedeltà dell’artista, alieno da ogni posa o colore che non sia quello con cui rivestono con sapienza, con gusto sopraffino i propri corpi. Anche quando sono nudità, perché anche il nudo è un vestito che sanno portare con stile.(Debora Ferrari, Luca Traini).
Antonio Cereda è un fotografo che ama girare il mondo insieme alla moglie Anna Canuto, antropologa, nei luoghi meno turistici, che sa restituire con un’evidenza e una familiarità che sembra di essere proprio lì, accanto a lui, a dialogare coi vicini di casa. Nel corso di più di trent’anni ha pubblicato anche cinque libri:SFULINGO l’India dei colori (1988), Polepole dell’Africa adagio, adagio (2003), Papua Nuova Guinea:le maschere danzanti(2007),Gujarat, frammenti (2018) e STREET ART Segno dei tempi (quest’ultimo proprio con Trarari TIPI nel 2019). Il suo sito è https://alchimiatoni42.com/.
Cristina Pesaro