Nel cuore della Mela – In attesa di presenziare alla Biennale d'arte contemporanea di Firenze di prossima apertura, Marco Antonio Abbagnara, torna ad esporre nella Grande Mela. Ci era già stato, nel mezzo di presenze espositive che ormai hanno toccato l'Ovest del pianeta ma anche la ruggente Cina oltreché l'Europa e l'Italia, naturlamente. A giorni, il giovane Marco Antonio, che nel frattempo, da Gallarate si è trasferito a Varese, esporrà alla Broadway Gallery, al settimo piano del 473 Broadway, nel cuore della città, proprio tra Broome Street e Canal Street.
Il non luogo – E' una collettiva, dal titolo Hotel, curata da Basak Malone che ha invitato un eterogeneo gruppo di artisti internazionali a condensare in un'opera l'idea, la metafora dell'albergo, dell'Hotel, nelle sue possibili declinazioni: da quella letterale di residenza temporanea, a quella del riposo per viaggiatori, lavoratori, turisti, a quella di nascondiglio per incontri segreti o semplicemente come sospensione dell'anima dal peso del corpo.
L'hotel della leggenda – Una sorta di non luogo, in verità, di dimensione liminale che ha sempre affascinato gli artisti e alimentato la loro percezione e la loro ispirazione. Basti pensare al ruolo avuto dal leggenderario Hotel Chelsea, che in poco più di un secolo ha ospitato autori come Eugene O'Neil, Thomas Wolfe, and Arthur C. Clarke, musicisti come Janis Joplin, Leonard Cohen, Bob Dylan, Jimi Hendrix e ancora William Burroughs, Willem de Kooning, Jasper Johns, Patti Smith, Arthur Miller, Dylan Thomas e tantissimi altri.
La mostra "Hotel", vedrà protagonisti, dal 16 al 30 novembre, artisti di differente provenienza internazionale. Abbagnara è l'unico italiano.