Varallo Pombia – Ausilio Cattaneo se n’è andato… Un’artista che ha lasciato un’impronta in tutti coloro che l’hanno conosciuto sia come uomo, per la sua semplicità, sia per il talento, la capacità di cogliere e trasformare la materia in opere davvero uniche.
Noto per il suo carattere per certi versi forse un po’ spigoloso, aveva un’anima pura e trasparente. Ha vissuto la sua arte esplorando la natura dei materiali dai quali traeva e restituiva bellezza.
Le sue opere, inconfondibili, continueranno a parlare di lui, della sua curiosità, del suo modo di essere artista, capace di creare lavori sempre diversi e di grande impatto. Sia sculture sia disegni.
Usava il colore per definire piani prospettici, spazi e volumi così da trasportare l’osservatore in paesaggi sospesi dove perdersi in mondi altri. Lo stesso effetto lo otteneva con le sculture, creazioni capaci di condurre sino nelle viscere della materia.
Il “ vecchio Cat”, come lo chiamavano gli amici, se n’è andato in questi giorni di fine giugno. Era nato a Treviglio nel 1929. La sua formazione artistica è iniziata nel 1949 all’Accademia Carrara a Bergamo, sotto la guida di Achille Fusi. Ha trascorso diversi anni della sua vita a Venezia, dove ha conosciuto e frequentato artisti fondamentali nella sua crescita compositiva, quali Virgilio Guidi, Emilio Vedova, Achille Cavellini, Attilio Bonfanti, Lucio Fontana e il musicista Luigi Nono.
E’ stato fondatore della Pinacoteca di Villa Soranzo a Varallo Pombia, città dove ha vissuto fino alla fine. Le sue opere sono esposte in permanenza alla Fondazione Pagani di Castellanza (Va), alla Pinacoteca Villa Soranzo e in numerose collezioni private in tutto il territorio nazionale.
E.F.