Adriana Bisi Fabbri, Ritratto, 1904, matita su carta

Milano – E’ dedicata ad Adriana Bisi Fabbri la mostra che si aprirà giovedì (2 marzo con inaugurazione alle 18.30) alla galleria Artespressione. L’esposizione mette in luce la complessità, l’ironia e l’eclettismo dell’artista che è stata pittrice, illustratrice, caricaturista del secolo scorso

Si potranno ammirare opere su carta di medio e piccolo formato che incentrate su ritratti, curiosi autoritratti, caricature, bozzetti, manifesti e figurini di moda. I lavori raccontano la carriera artistica di una donna che ha saputo precorrere i tempi e ha colto con maestria stati d’animo e sentimenti, che evidenziano il suo essere anticipatrice di un nuovo modo di vivere la femminilità.

Adriana Bisi Fabbri, Figura femminile, 1912 ca., tempera su carta

Questa mostra – sottolinea il curatore Matteo Pacinirappresenta l’occasione per restituire alla figura di una grande artista del Novecento, non sufficientemente ricordata nel tempo, la luce che merita la complessità del suo lavoro, l’ironia e l’eclettismo di una produzione ampia e brillante arrivata ai giorni nostri con una fama sicuramente inferiore al dovuto”.

Protagonista di una vita travagliata, l’artista, si è fatta strada in un’epoca maschilista e grazie al suo talento innato oltre a una raffinata intelligenza, oggi rappresenta il modello di una donna libera, indipendente, capace di cambiare il suo destino.

Adriana Bisi Fabbri, Bergamo, 1907 – 1908 ca., olio su cartoncino

La sua feconda creatività e la passione per la sperimentazione la portano ad essere protagonista di differenti scelte espressive, infatti in mostra si trovano suggestive opere a olio, pastello, tempera, acquerello, matita, china, sanguigna e tecnica mista che l’hanno consacrata tra gli esponenti del movimento degli “ardimentosi”.
Da sempre aperta alla modernità e alle novità intuisce e interpreta con anticipo i linguaggi dei movimenti che animano l’arte italiana, dal divisionismo al futurismo e in Europa la secessione e l’espressionismo.

La rassegna mette in evidenza la sfaccettata produzione di un’artista che ci ha lasciato una moltitudine di opere intime, “delicate e familiari”, come scrive nel testo critico Luigi

Adriana Bisi Fabbri, Giannetto Bisi e Adriana mentre leggono, 1906 ca., matita su carta

Sansone, in cui “il suo forte legame con la famiglia è una costante fonte d’ispirazione per ritrarre il marito e i figli Marco e Riccardo in una varietà di atteggiamenti come nei disegni Giannetto Bisi e Adriana mentre leggono, 1906 c., Giannetto Bisi mentre legge, 1906 c., nei quali coglie le espressioni psicologicamente più intense e tipiche del loro vivere”.

Oltre a questo genere di opere in mostra si possono ammirare ricercati modelli per abiti alla moda come Studio per abito del 1911, ma anche pungenti caricature come L’alpino o Il dio dei tedeschi oltre a profondi ed enigmatici ritratti e autoritratti che, grazie al tratto ricercato e ai sapienti chiaroscuri fanno emergere dalla carta volti con una forza espressiva sorprendente.

Adriana Bisi Fabbri. Precorrere i tempi“, galleria Artespressione, via della Palla 3, Milano. Fino al 1 aprile .Orari: da martedì a sabato 12-19. Ingresso libero. Per Informazioni: artespressione@gmail.com – Tel. +39 329 9648086.

Note biografiche

Adriana Bisi Fabbri, Autoritratto con tavolozza, 1914 ca., china su carta

Adriana Bisi Fabbri (1881-1918) nasce a Ferrara dove frequenta la scuola del pittore Nicola Laurenti e conosce il futuro marito e giornalista Giannetto Bisi. Si trasferisce a Padova, ospite di sua zia Cecilia Forlani, madre di Umberto Boccioni; successivamente a Milano, dove compie studi di pittura e arricchisce la propria formazione da autodidatta frequentando gli studi di Gaetano Previati e Luigi Conconi. Nel 1908 esordisce con due disegni alla Seconda Esposizione Quadriennale di Torino. Nel 1911 partecipa alla mostra internazionale di umorismo organizzata al Castello di Rivoli ed è premiata con la medaglia di bronzo; nello stesso anno è invitata alla Prima Esposizione d’Arte Libera organizzata a Milano da Umberto Boccioni con altri futuristi e inaugura a Roma la sua prima personale nelle sale del Lyceum di Palazzo Torlonia. Durante il soggiorno nella capitale incontra i futuristi Luciano Folgore e Giacomo Balla.

Adriana Bisi Fabbri, Autocaricatura, 1910 ca., pastello su carta,

Nel 1913 Adriana Bisi Fabbri partecipa all’Esposizione d’arte umoristica di Bergamo, per la quale disegna la cartolina e il grande manifesto.  Nel 1914, su invito di Leonardo Dudreville, aderisce ed espone con il gruppo Nuove Tendenze. Durante il primo conflitto mondiale molti sui disegni a sfondo politico sono pubblicati sul giornale “Il Popolo d’Italia”; collabora inoltre con “La Domenica Illustrata” ed esegue figurini per la casa di moda fondata da Domenico Ventura.
Nel 1918 per questioni di salute si traferisce a Travedona, Varese, presso l’amica Teresa Tallone Somarè, figlia del noto pittore Cesare Tallone, ma le sue condizioni peggiorano e il 29 maggio 1918 muore lasciando una significativa eredità artistica e culturale.