Trezzo sull'Adda è uno degli ultimi paesi della Provincia di Milano, prima di giungere nella Bergamasca. Una località ponte anche da un punto di vista storico, come dimostra l'archeologia. Da qui proviene una splendida situla in bronzo (un contenitore per il vino) risalente alla prima età del Ferro, ma la località è famosa per la necropoli longobarda scavata negli anni Ottanta, cui corredi sono oggi in mostra al museo di Milano.
Il castello. Trezzo comunque conserva le tracce dell'epoca medievale, grazie ad un imponente castello, che domina sul fiume, che proprio in Trezzo compie una doppia ansa, scorrendo tra sponde rocciose. Il castello sorse in epoca altomedievale, ma fu poi ampliato durante le lotte tra comuni lombardi e l'imperatore Federcio il Barbarussa. Fu teatro delle lotte fra Visconti e Torriani e fu edificato così come lo vediamo oggi nel 1364 per opera di Bernabò Visconti.
Una struttura complessa. Il castello, immerso in un parco, è di impianto quadrangolare, come nella tradizione viscontea e circondato da una possente cortina muraria da nord a sud. A sud, nella parte priva di difese naturali si trova una torre quadrata che aveva funzione di controllo. Particolari i due muri obliqui, che collegano il mastio al castello. Il corpo centrale era formato da quattro edifici che delimitavano un cortile centrale, su cui si affacciavano gli appartamenti del castellano.
Il ponte. Completava la struttura del castello un ponte sull'Adda, di cui oggi si conservano solo pochi avanzi. Probabilmente il ponte era a una sola arcata, alto circa 25 metri. Per garantire il controllo esistevano due camminamenti, uno inferiore, coperto da una volta a mattoni e uno superiore a cielo aperto.
Veduta dall'alto del castello