Besano – “Le spose di Darwin” di Carla Iacono in arrivo al Museo dei Fossili. Dal 2 settembre (con inaugurazione alle 17) inizia per l’artista un nuovo capitolo espositivo incorniciato in un allestimento che dialoga con la storia e pone riflessioni sull’evoluzione dell’Umanità. L’artista si è ispirata a Emma Darwin, moglie dello scienziato Charles, creatore della teoria dell’evoluzione che supportò nella pubblicazione del caposaldo “L’origine delle specie” (1859). Emma e Charles sono un illustre esempio di come le diversità, anche estreme, possano convivere in modo armonico e completarsi a vicenda.
Le protagoniste di “Le spose di Darwin” sono figure tratte da libri di anatomia animata, popolari alla fine dell’Ottocento e, come nel gioco delle bambole di carta, sono vestite con accessori tratti dal mondo naturalistico, in combinazioni differenti e colorate, simboleggiando quella armoniosa diversità e la “scelta femminile” che Darwin considerava il meccanismo fondante della selezione naturale.
La mostra, a cura di Carla Tocchetti, diventa così al contempo un “divertissement” giocoso e un elogio della differenza. “Ma poiché le disuguaglianze, purtroppo, continuano a essere prese di mira e a scatenare intolleranze e violenze, – spiega l’artista – i bersagli di carta usati, reperti di antiquariato attinenti al mondo del tiro a segno, inseriti in background nei collage, ricordano che non dobbiamo mai smettere di indignarci per le discriminazioni, di qualsiasi tipo, perché, oltre ad essere un grave sopruso ai singoli, ci feriscono e offendono tutti, insidiando la crescita civile e la democrazia”.
Nel percorso, con le Spose di Darwin, si possono ammirare anche alcune installazioni della serie “Portable Wunderkammern” attraverso le quali Carla Iacono cerca di trasmettere una visione magica della natura, trasfigurata e arricchita da tracce di “Maraviglia”, citando esplicitamente le “Wunderkammern” del sedicesimo secolo, non senza un pizzico di ironia.
Le “Wunderkammern” da viaggio di Iacono derivano dalle antiche raccolte di oggetti straordinari appartenenti al mondo naturale, stranezze e curiosità realizzate dall’uomo, sigillate in preziose teche con l’intento di stupire e affascinare. E nel contesto attuale diventano metafora dell’umano desiderio di scoprire, catalogare e conseguentemente dominare, rivelando l’ambizione, spesso pericolosa, di modificare la natura. Nel lavoro di Carla Iacono la “Wunderkammer” tradizionale si apre e si offre all’interazione dell’osservatore, dando origine a “meraviglie” con cui giocare, oppure da indossare o portarsi in viaggio.
Il Museo dei Fossili di Besano è celebre per il calco del fossile del Besanosauro ritrovato nel 1993 fa sul Monte San Giorgio, oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco e Patrimonio Regionale della Lombardia. I preziosi reperti ospitati nel Museo sono frutto di scavi importantissimi per valutare l’evoluzione del Mare di Besano, che esisteva 240 milioni di anni in questa area del pianeta.
In occasione della mostra che vede in esposizione anche alcune opere realizzate in omaggio alla collaborazione con il Museo, l’orario di apertura al pubblico sarà: martedì, venerdì e sabato dalle 14.30 alle 17.30 e domenica dalle 10.30 alle 17.30 . Fino al 31 ottobre.
CARLA IACONO BIO
Carla Iacono, artista visuale, vive e lavora a Genova, utilizzando diversi media tra cui fotografia, collage e installazione. Il suo lavoro, incentrato da sempre sui temi del corpo e della metamorfosi, analizza principalmente i riti di passaggio, visti come straordinari momenti evolutivi in cui si colloca lo sforzo per raggiungere o consolidare la propria identità.
Negli ultimi anni ha affrontato il delicato argomento della strumentalizzazione delle differenze culturali, arricchendo la propria ricerca con riflessioni sulle difficoltà di dialogo che sempre più spesso generano drammatici eventi.
Affascinata dalle contaminazioni tra immagini e testi, ha pubblicato vari libri illustrati con fotografie e collage.
I suoi lavori sono pubblicati in numerosi cataloghi di esposizioni in Italia e all’estero e sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui il Museo d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia di Senigallia, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo d’Arte contemporanea di Villa Croce a Genova.
Tra le mostre personali più recenti “Sulla spietatezza dei colori – Pasolini e la fotografia” presso VisionQuesT 4rosso Contemporary Photography (Genova) e “Le Spose di Darwin” presso il Battistero di Velate (Varese) e The Art Company (Como). Tra le mostre collettive recenti “Pasolini: lo sguardo del contemporaneo” presso il Pulchri Studio a l’Aia, Paesi Bassi e “La Potenza del pensiero”, presso la residenza dell’Ambasciata Italiana in Svizzera a Berna.