Duchamp di Mario Sasso
Pierre Alechinsky, John M. Armleder, Adriana Beretta, Umberto Boccioni, Buonamico Buffalmacco, Miriam Cahn, Philippe de Champaigne, Martin Disler, Marcel Duchamp, Helmut Federle, Peter Fischli, Théodore Géricault, Giotto, Goya, Georges Mathieu, Josef Felix Müller, Giovanni Battista Piranesi, Benoît Polvêche, Markus Raetz, Auguste Rodin, Jean Tinguely, Hannah Villiger, David Weiss, Anna Winteler. Sono loro i protagonisti della terza edizione della rassegna-laboratorio Videoderive, un percorso installativo che, attingendo a quasi cento anni di storia dell'arte, dà vita a un felice connubio tra arte e cinema.
Tra i lavori proposti spiccano quelli di Luciano Emmer (Milano, 1918 – Roma, 2009): nei suoi documentari d'arte, eliminato ogni tono scientifico e didascalico, Emmer si concentra sull'opera artistica interpretandola solo con il semplice uso delle riprese. Selezionare, isolare e ingrandire i particolari di un dipinto per «permettere a tutti di capire ed amare l'opera dell'artista» è l'obiettivo del regista italiano, che nel nostro Belpaese è stato un grande precursore di questo versatile genere artistico. Dal suo primo film sull'arte, Racconto da un affresco, realizzato nel 1940 attraverso una serie di fotografie di Alinari che riproducevano gli
di Adad Hannah
affreschi giotteschi della cappella Scrovegni, si passa così alle due produzioni intitolate La festa di sant'Isidoro / I disastri della guerra (1950) e Le carceri di invenzione (2009), rispettivamente dedicate ai due maggiori big del Settecento, Francisco Goya e Giovanni Battista Piranesi.
Accanto al grande maestro, le opere di altri e altrettanto talentuosi registi e videoartisti di fama internazionale, come Henri Alekan, Robert Breer, Joël Godfroid, Adad Hannah, Luc de Heusch, Gaudenz Meili, Luciano Rigolini, Frédéric Rossif, Mario Sasso, Gianni Toti e Giacomo Verde. Di quest'ultimo, noto volto dello scenario italiano dell'arte, del teatro, della performance, del video e della virtualità interattiva, è visibile in mostra Stati d'animo (1990), opera tratta dall'omonimo trittico di Umberto Boccioni che regala alla videoarte un linguaggio sofisticato e poetico.
Videoderive dell'arte_3: lo sguardo sincrono
Fino al 25 settembre 2011
A cura di Adriano Kestenholz
Museo Villa dei Cedri
Piazza San Biagio 9, Bellinzona (CH)
Tel. + 41 (0)91 821 85 20
Orario: dal martedì al venerdì, dalle 14.00 alle 18.00;
sabato, domenica e festivi, dalle 11.00 alle 18.00;
chiuso il lunedì