Sinestesie – L'appuntamento è nel portico binato della villa, da Piazza Libertà 1. Lì comincerà ufficialmente la Notte al Museo di Villa Recalcati, il museo sui generis, per una visita altrettanto particolare. Un viaggio sinestetico tra proiezioni di immagini, letture di affreschi, gli affreschi di Pietro Antonio Magatti e Giovan Battista Ronchelli, di poesie e ascolti di brani musicali: per l'occasione, Johann Sebastiann Bach, Suite per violoncello solo. I sonetti, sono invece quelli di Domenico Balestrieri, poeta milanese, in onore della artistocratica dimora.
Le due visite – "Sono due le tipologie di visite che abbiamo predisposto", racconta Emanuela Bertoni, la coordinatrice per Villa Recalcati dell'iniziativa. "Una negli ambienti interni della villa e l'altra nel giardino all'italiana. Naturalmente chi vorrà potrà seguirle entrambe. O farsi anche solo un giro. Tutti saranno i benvenuti".
Questione di feeling – La lettura degli affreschi sarà effettuata da personale interno di Villa Recalcati, seguendo criteri iconologici: "Vorremmo far emergere – continua Bertoni – i significati ed i contenuti storico-culturali del linguaggio figurativo utilizzato dai due artisti, ai loro tempi sicuramente i più rappresentativi e celebrati in città. Ma non c'è da spaventarsi; il linguaggio visivo è più semplice di ciò che sembra. Il 'ricordo' della storia sarà più facile rispetto ad una lettura 'formale. Ciascuno potrà stabilire un feeling unico con l'opera d'arte".
Le storie dietro le opere – Nella sala centrale, al piano terra si potrà ammirare la decorazione neoclassica, realizzata nel 1778 dall'architetto ticinese Simone Cantoni. Ma molti degli ambienti hanno in comune i soffitti a volta, con cornice a stucco spesso impreziositi da affreschi.
Nella sala verso il giardino, ad esempio, si potrà ammirare Giunone che raffigura l'abbondanza, di Pietro Antonio Magatti; "Giunone fu sorella e sposa di Giove, è considerata protettrice delle donne soprattutto in riferimento al matrimonio. Questi ed altri particolari emergeranno dal racconto in sala. Come la particolarità dell'altro affresco del Magatti, La Madonna del Rosario e San Carlo, di scorcio perchè pensato per essere visto, in particolare, dal terrazzo del giardino".
Imagerie settecentesca – Anche al piano nobile non mancano esempi salienti di repertorio iconografico riconducibile a quella imagerie settecentesca che fa da filo conduttore alla civiltà delle ville varesine, a metà tra riferimenti biblici e mitologici. Nella galleria lungo le pareti del corridoio i visitatori potranno ammirare le Storie di Mosè di Giovan Battista Ronchelli: il Passaggio del Mar Rosso, Mosè fa scaturire le acque nel deserto e Mosè salvato dalle acque.
E sempre al piano nobile, negli attuali uffici della Presidenza, si potrà ammirare l'affresco di Pietro Antonio Magatti, Apollo e Pegaso: i simboli della razionalità e della civiltà della natura umana, uniti all'immortalità del cavallo alato impresso nel firmamento. Appuntamento alle 20, alle 21 e alle 22.