Passaggio a Varese – Arte varesina ancora protagonista da Sotheby. Una sessione dedicata ad opere del XIX e del XX secolo – scultura, ma soprattutto pittura – prevista per mercoledì 18 giugno, a Palazzo Broggi, nella sede milanese della casa d'asta più prestigiosa nel mondo dell'arte. Opere di Oreste Albertini, un De Bernardi, un monumentale Montanari, saranno battuti nel corso di una seduta che ha nei lavori di Segantini, Fattori, De Nittis i propri pezzi forti, ma che contempla una serie più estesa di alcuni nomi principali del secondo Ottocento italiano.
I tre Albertini – Non è raro che artisti che hanno segnato punti alti della storia artistica della provincia transitino spassino attraverso aste di questo tipo, a testimonianza di un mercato che per quanto attiene a figure storiche a cavallo dei due secoli e soprattutto nei primi decenni del secolo scorso, continuano ad avere credibilità e solidità negli interlocutori anche se le quotazioni restano, di partenza, modeste, molto accessibili. Di Albertini saranno battute tre opere: Figura a Viconago (Zita), un ritratto di figura in primo piano seduta sullo sfondo il classico imbuto lacustre del Ceresio, valutato di partenza tra i 4 e i 6 mila euro. Una Veduta del lago, datata 1923,
altrettanto tipico paesaggio incendiato sui gialli e sugli arancioni e descritto da un punto di vista più ribassato del solito, valutato dai 5 ai 7 mila euro di partenza; e un Tramonto sul Monte Besa, altro paesaggio tipico della Valceresio, anch'esso con una valutazione di partenza di 6000 euro.
Le altre – Stessa valutazione per Mattino a Besozzo, di Domenico De Bernardi, opera firmata e datata del 1943, proveniente da una collezione di Verbania e successivamente da un privato milanese, fino agli attuali proprietari. Lievemente più alta la valutazione iniziale de La portatrice d'acqua, voluminoso olio su tela di Giuseppe Montanari, firmato, del 1927, che esprime una raffinata sintesi tra un paesaggismo compendiario e una figurazione di forte impronta Novecento. Per l'opera, si parte da richieste tra i 7000 e i 10000 euro.
Gli highlight – Altra attesa, naturalmente, per alcuni pezzi forti della seduta. Un vibrante Ritratto di signora in giallo di Giovanni Boldini, eseguito nel 1912 e stimato sui 55 mila euro; In vedetta, opera di Giuseppe De Nittis, già esposta alla Biennale di Venezia del 1914, è invece valutata più o meno tre volte tanto, tra i 120 e i 150 mila euro. Centoventimila euro anche per un paesaggio accademico di Carlo Markò il Vecchio, pittore fiorentino specializzato in scene mitologiche. Un piccolo Segantini, autenticato di recente da Anne Paule Quinsac, del 1883, e intitolato Interno di stalla, viene battuto a partire da cifre meno impegnative, tra i 55 e 75 mila euro. Ben lontano dal dominatore incontrastato della sessione: un tardo Fattori del 1906, firmato e datato, un Cavalleggero e un carabiniere a cavallo, stimato tra i 200 e i 300 mila euro.