Partire dalla visione reale del paesaggio per creare mondi immaginari, arricchiti da bagliori luminosi e contrasti polimaterici. Ecco l'arte di Calina Lefter, in questi giorni in mostra alla Castelli Gallery di Milano.
L'artista. Giovanissima, classe 78, Calina nasce in Moldavia, a Telenesti e nel 1988 inizia a studiare pittura. Nel 1993 frequenta il Liceo Artistico "Octav Bancila", successivamente l'Accademia d'Arte Nicolae Grigorescu di Bucarest. Dopo 14 anni di studio, diviene membro dell'Unione Arti Visive. Dal 2008 lavora e vive a Milano.
Paesaggi naturali e metafisici. Soggetti preferiti dell'artista sono i paesaggi naturali, che raccontano lo svolgere del giorno e testimoniano il progressivo mutare delle stagioni; così come le nature morte in interni domestici, con una forte impronta metafisica. L'atmosfera è sospesa, fra realtà e sogno, prevale una dimensione intima fatta di memoria e di attesa. Sono i titoli delle opere stesse a rivelare la volontà di fermare su tela un istante della vita, di fissare un sentimento
che, in tal modo, diventa fruibile anche all'osservatore. I sentimenti sono spesso contrastanti, una malinconia di fondo, paesaggi caldi e luminosi.
Fra materia e significato. Nei lavori dell'artista si nota una dialettica tra materia e significato, che arriva al raggiungimento di una armonia compositiva, che porta lo spettatore in un nuovo contesto, giocato sui sensi. Il tatto è stuzzicato dalle superfici tattili dei dipinti di Calina, fra increspature di colore, dripping, e una notevole varietà di tessuti: insomma si assiste ad un dialogo tra materiali diversi, in un forte sperimentalismo, incentrato sulla libertà della materia di esprimersi.
Toni e colori. L'artista sa orchestrare i toni che riescono a creare un ritmo brillante: ampie campiture di colore si alternano a elementi specifici e dettagliati. Così facendo l'occhio segue un percorso irregolare, si sofferma su certi dettagli e poi ricostruisce una "propria" visione d'insieme.
Alchimie tattili
Mostra personale di Calina Lefter
A cura di Emanuela Rindi
Dall'11 al 19 dicembre 2012
Milano, Castelli Gallery, Via Cerano, 15
Orari: tutti i giorni dalle 7.30 alle 23.30