Torino – In un frangente storico dove le prospettive future si presentano incerte, la personale “Alert” dell’artista Michal Rovner (Israele 1957) a cura di Beatrice Merz, in corso alla Fondazione Merz, appare quanto mai allineata col tenore del tempo corrente.
Il progetto espositivo si concentra sulla tecnica del video mapping, in quanto sulle pareti della Fondazione in un ambiente quasi totalmente buio, proiezioni di grandi dimensioni vedono sciaccali in continuo diffidente movimento tesi a emanare sguardi luciferini in modo da creare, nei confronti del visitatore, suggestivo e continuo disagio.
Da sempre poco incline a contatti con altri animali e ancor meno con gli esseri umani lo sciacallo ha unito alla sua figura una secolare tradizione simbolica, iconograficamente legata alla figura mitologica di Anubi, Dio della mummificazione, protettore delle necropoli e del mondo dei morti, destinato ad accompagnare i defunti nel viaggio verso l’aldilà.
Il gigantismo degli sciacalli proiettato sulle pareti dello spazio espositivo tende a definire squilibri proporzionali dove luogo, opera d’arte e visitatore delineano le proprie rispettive funzioni.
A tale proposito suonano opportune le parole della curatrice: “Il lavoro di Michal Rovner pone delle domande, interroga sé stessa, il visitatore e lo spazio e accoglie opere e persone in un metaspazio libero da ornamenti e per questo assoluto. Il vacillare del sistema simbolico caratterizzante l’identità degli individui mette in atto la narrazione continua della fragilità umana. Un filo comune, un’urgenza disvelatrice porta Michal Rovner a far emergere sensazioni, narrazioni o segni temporali, a far riaffiorare, da sotto la pelle, in superficie, aspetti nascosti o rimossi, presenze discrete ma immanenti”.
Michal Rovner – “Alert” – Torino – Fondazione Merz, Via Limone 24. Fino al 29 gennaio 2023. Orario: martedì-domenica 11-19
Mauro Bianchini