Laveno Mombello – Esplorare il genio di Andloviz nella mostra in corso al MIDeC. L’esposizione a cura di Anty Pansera e Giacinta Cavagna di Gualdana offre uno sguardo sulla creatività e versatilità del designer e architetto, che ha riformato la produzione industriale intervenendo su estetica e funzionalità, dai vasi ai mobili fino ai sanitari.
L’esposizione indaga la figura di Guido Andloviz, direttore artistico della SCI Società Ceramica Italiana di lavenodal 1923 al 1971, evidenziando aspetti significativi del suo lavoro: lla presenza alle Triennali di Milano come curatore, il contributo al design dei sanitari (con pezzi dai depositi del MIDeC) ai “tradimenti” nel furniture design. Di particolare interesse sono i lavabi angolari progettati per i treni e i mobili in legno, come quello da toilette esposto alla Terza Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza del 1927.
Disegni storici della SCI sono approdati alle Triennali di Milano, come il vaso Monza 75 e la scatola Monza 27, che arricchiscono l’esposizione. Grazie a una selezione unica proveniente da collezioni private, la mostra rappresenta un viaggio tra industria, arte e design.
La mostra è accompagnata da un catalogo contenente anche un breve itinerario di Laveno Mombello per ammirare il pannello ceramico ricomposto a Villa Frua, sede del comune, realizzato per la Mostra dell’Autarchia a Roma nel 1938. Tuttavia, l’itinerario si interrompe alla Stazione delle Ferrovie dello Stato, dove i vasi di Andloviz, presenti sin dagli anni ’60, sono stati recentemente rubati. Il furto è stato scoperto durante le ricerche per l’esposizione e segnalato alle autorità.
Il MIDeC, museo civico sostenuto dal Comune con questa mostra continua il percorso di valorizzazione del patrimonio artistico e della storia industriale della fabbrica lavenese, attiva dal 1856 fino alla seconda metà del ‘900.