Dichiarazioni d'artista – Un coro di arti multimediali si liberano alternandosi in un mix di voci e suoni che prendono forma e colore. Protagonisti i pensieri che nelle performance dei "The Mooners" diventano emozioni. Qui l'arte esplode in tutta la sua forza invadendo lo spirito.
"Mi piace dare un senso alle serate, far riflettere – precisa Ivo Stelluti – oltre la musica anche i nostri testi devono avere un contenuto. Mentre Andrea, alla tastiera, improvvisa un brano, io lascio gli strumenti e compongo una frase che poi trascrivo su un quadro. Nell'ultima performance mi sono ispirato alle differenze, una riflessione "alimentata" durante i viaggi all'estero. Si parla di integrazione tra popoli, etnie e diversità. Penso che sia il caso di cominciare ad amarle davvero e capirle, prima di poter interpretare e giudicare. Un nostro motto, che è poi diventato un passaggio chiave nei concerti, è racchiuso in questa frase: 'I confini sono solo nella nostra mente'. Noi li abbiamo abbattuti attraverso le varie forme artistiche che hanno dato luogo ad un'arte amalgamata".
Lo stupore del pubblico. Ed è così che i vostri messaggi arrivano al pubblico: chiari, puliti e semplici. Cosa leggete sui volti di chi assiste ai concerti?
"Inizialmente si legge stupore. Un non capire che poi, nella prosecuzione del concerto, diventa un chiarificarsi le idee. Alla fine della performance abbiamo notato, con soddisfazione, che tutti cantano e ripetono il ritornello. Questo vuol dire che qualcosa è passato dentro loro, qualcosa di coinvolgente è stato trasmesso; ha appassionato e, soprattutto, ha fatto riflettere".
Un duo prevalentemente elettronico che lavora su una musica fresca, con richiami nel passato, volta a ritrovare le radici. Una ricerca che avviene anche attraverso una miriade di strumenti etnici raccolti in tutti i paesi visitati e che poi, il duo, campiona e utilizza all'interno delle composizioni.
La casa della luna – Visitando il loro studio "La casa della luna" sembra d'essere su un'isola fuori dalla realtà, catapultati in un mondo fantastico. L'appartamento è all'ultimo piano di una palazzina a Sacconago, quindi il contatto con il cielo e le sue tinte, già trascina in un'altra dimensione. I locali si suddividono in varie stanze a seconda dell'arte che viene sviluppata. C'è la cucina dei colori, dove si realizzano i dipinti poi inseriti all'interno delle performance musicali; accanto la camera della fotografia e delle immagini dove gli scatti immortalano locandine e quadri. Poi la mansarda dei pensieri, luogo molto particolare: qui avviene la costruzione dei testi che formano le strutture delle canzoni. Il tutto, infine, convoglia in un grande locale, il soggiorno, ossia la stanza della musica. E qui le vibrazioni del suono e delle parole prendono corpo.
Gli eventi – Ma i "The Mooners", oltre ad esibirsi nei locali e nelle discoteche, sono anche molto richiesti nelle gallerie d'arte in occasione di inaugurazioni di mostre o eventi. "In questi casi leghiamo il tema della mostra a scritti letterari e a testi curati da noi. Quello che andiamo a creare è un collegamento tra ciò che la gente vede, quindi le opere, e ciò che sente a livello di musica e brani recitati".
Anche nei teatri, il duo, ha portato la propria esperienza, musicando alcuni spettacoli. "Questo però a Milano. Da noi purtroppo la danza contemporanea non è molto praticata anche se, devo dire è davvero coinvolgente. Noi siamo sul palco e suoniamo mentre una decina di attori e ballerini recitano e configurano l'opera teatrale. Speriamo che spettacoli del genere presto vengano organizzati anche nella nostra zona. Noi cerchiamo di prediligere i locali nel nostro territorio per divulgare anche qui, questo genere musicale lontano dai soliti clichè perché davvero… la risposta è ottima e Busto è un terreno fertile". Finora sono due i Cd realizzati dal gruppo ma, a breve, uscirà anche il terzo lavoro.
Con tutta questa bella musica e la carica poetica dei vostri testi, Ivo Stelluti artista per l'ambiente, trovi ancora il tempo di dedicarti alla pittura?
Il musicista è sempre pittore. "Sì, anche se in un'attività parallela di divulgazione. Sto sfacendo dei corsi nelle scuole (licei scientifico e artistico) di Busto dove trasferisco la mia esperienza sia dal punto di vista ambientale sia da quello dell'arte figurativa Anche qui Stelluti, si sbizzarrisce a comporre e scomporre ed ancora ricomporre. Questa volta è la natura ad essere indagata e penetrata in un intrigante e sorprendente gioco tra colore e poesia.