Vimercate-Andres-David-Carara-Mangiati-olio-su-tavola-80x00-anno-2011-300x209Vimercate – Allo Spazio Heart è in corso la doppia personale di Andrés David Carrara e Davide Maggioni. Carrara nato in Argentina nel 1973 e cresciuto in Veneto, muove la propria ricerca tra tradizione e sperimentazione, visione simbolica e indagine del quotidiano.

Così la curatrice Simona Bartolena descrive l’opera dell’artista. “La sua tavolozza bruna, fatta di ombre che esaltano la luce, riporta alle cromie di Rembrandt. La tessitura vibrante, costruita su pennellate libere, senza contorno, che evitano il disegno e la definizione dell’oggetto ritratto, e l’ampio uso delle velature a olio rimandano all’ultimo Tiziano e alla pittura veneta. La sua tecnica è complessa e pensata: gli impasti trattati con lo “sfregazzo” (tecnica che consiste nello strofinare un pennello con poco colore su una superficie irregolare), la predilezione per il supporto ligneo, la scelta dell’olio steso a velature e finito con una vernice opaca a basa alchidica caratterizzano i suoi lavori che rappresentano per lo più oggetti o luoghi reali, ma sottoposti a un processo di “sfocatura”.

A farla da padrona sono la luce e il suo necessario contraltare, l’ombra, che si rivelano in un continuo gioco di contrasti, in un baluginare che ora rivela e ora nasconde la forma degli oggetti, suggerendone la presenza, ma negandocene l’evidenza.

Attraverso i luoghi e gli oggetti Andrés indaga l’uomo, con i suoi dubbi, le sue paure e, soprattutto, con le sue fragilità. Nell’incertezza di quelle nebbie, nell’indefinito di quelle visioni si annida uno struggente senso di transitorietà, di umanissima incertezza, ma anche la consapevolezza della bellezza delle piccole cose, anche quelle più banali, anche quelle più semplici e dimenticabili. E dimenticabili sono i vinti, i perdenti: come i pezzi mangiati di una partita a scacchi, esclusi dal gioco, buttati giù dalla scacchiera: un’orgogliosa difesa di chi sta ai margini, degli ultimi o semplicemente di chi non vuole stare sempre sul podio e si concede il lusso del restare in disparte. Andrés è un sognatore con i piedi ben piantati per terra e la sua pittura rispecchia questa attitudine al contempo onirica e concreta. Lo testimoniano i suoi oggetti d’uso quotidiano, trasfigurati dai punti di vista inusuali e dalla luce che ne corrode i contorni, esaltandone aspetti inaspettati. Ma lo testimoniano anche le sue architetture veneziane, eleganti e riconoscibili, seppure colte da scorci arditi e permeate da una coltre che ne sfoca le forme. La scelta della città non è causale e non è solo legata alla vicenda biografica dell’artista. Venezia è la città cangiante del sogno e dell’immaginazione, tanto spettrale quanto affascinante e superba. L’occhio scivola sulle forme leggiadre dei suoi palazzi, si confonde, si perde tra visione e realtà, smarrendo il senso dello spazio e del tempo, in una dimensione sospesa, che sfiora l’eternità. I soggetti si contaminano, gli oggetti appaiono ora in tutta la loro famigliare semplicità, ora assumono forme monumentali, quasi fossero maestose architetture guardate dal basso. Le cose rivelano i loro aspetti più inattesi, entrano ed escono dalla loro riconoscibile identità, ci appaiono per quello che sono e per quello che non sono, come nei sogni.

1-Davide-Maggioni-Serie-Elogio-della-ombra-acriclico-pittura-spray-pastello-su-tela-34x35cm-anno-2022-300x300“Elogio dell’ombra” è invece il titolo della personale di Davide Maggioni, a cura di Armando Fettolini allestita allo Spazio Officina, la sala conferenze e laboratori di Spazio heart.

Artista eclettico dotato di una spiccata e matura conoscenza delle tecniche pittoriche e gran conoscitore della materia, Davide Maggioni con i suoi lavori indaga con curiosa necessità ciò che lo circonda nel quotidiano. Il suo rovistare nel circostante e ciò che produce donano, agli occhi di chi osserva, una poetica contemporanea. Nella serie di lavori presentati nello  Maggioni, con pochi ma ben calibrati segni, graffi, macchie e anche del dripping risolve il dipinto con mano sicura e incisiva. Davide è un artista che pensa bene ciò che crea, questo si traduce in opere di grande interesse.

Entrambe le mostra saranno visitabili sino al 27 aprile ei seguenti orari: da giovedì a domenica, dalle 16 alle 19.

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