Il tema dell'incontro, di un mare che si fa da tramite per congiungere le sponde -fisiche e metaforiche- di culture e mondi differenti: questa è la grande visione che soggiace e che anima dall'interno la mostra intitolata "Amate sponde", allestita a Ispica, in Sicilia, dal ventinove luglio al ventinove agosto, e in seguito portata in Lombardia, a Gorla Maggiore, dove sarà visitabile dal trenta ottobre al venti novembre. Già questo "passaggio di testimone" da un comune del Sud ad uno del Nord è estremamente significativo, come nota Fabrizio Caprioli, sindaco di Gorla, ricordando tra l'altro i festeggiamenti di quest'anno per l'Unità d'Italia: "Un Paese unito da una cultura millenaria che lega nord e sud e che rappresenta il primo e più importante biglietto da visita per tutto il mondo".
Ribadisce l'estrema significatività della scelta del titolo anche Emma Zanella, direttore del Museo MAGA di Gallarate e curatrice della mostra, che ricorda l'origine da cui è stato tratto: "Amate sponde, titolo evocativo e poetico (‘Bella Italia, amate sponde/ pur vi torno a riveder!…' scrive Vincenzo Monti nella canzone Per la liberazione dell'Italia nel giugno del 1800), vorrebbe racchiudere i molteplici significati del Mediterraneo, luogo di migrazioni, di splendide civiltà, d'infinite sovrapposizioni; e, nel Mediterraneo, della Sicilia, zona di frontiera dell'immaginario collettivo, abituata a confrontarsi con culture e geografie differenti eppure orgogliosa della propria identità e unicità".
A partire quindi dall'immagine del Mar Mediterraneo che, come suggerisce l'etimologia del nome stesso, è un
mare che sta in mezzo a due terre, e che quindi contemporaneamente le divide e le unifica con la propria presenza, l'evento intende promuovere un movimento sinergico che, senza annullare le differenze o cancellare le distanze, è comunque in grado di unificarle e valorizzarle in un proficuo scambio reciproco, una profonda condivisione e un dialogo armonico. Queste sono state le sostanziali ragioni che hanno portato la Fondazione Torre Colombera a sposare un'iniziativa nata in Sicilia, con l'Associazione l'Arco e la Fonte di Siracusa e con l'Associazione culturale Zagara e Rais di Ispica.
Ospitata dunque presso la meravigliosa Torre Colombera di Gorla, la mostra "Amate sponde" è una collettiva di pittura e scultura, con anche alcune installazioni, che vede coinvolti tredici importanti artisti: Selim Abdullah, Loriana Castano, Azelio Corni, Carmela Corsetto, Markus Daum, Ferdinando Greco, Salvatore Lovaglio, Francesco Marelli, Antonio Pecchini, Francesco Rinzivillo, Jano Sicura, Federico Simonelli, e Annibale Vanetti. Ad ognuno di loro è stata data la possibilità di esprimersi liberamente, seguendo la propria vena creativa senza vincoli.
Alcuni di loro, ad esempio, si sono concentrati sulle radici culturali greche, andando ad attingere all'enorme carica semantica dei miti: si ispirano alla mitologia -pur con sensibilità e soluzioni molto diverse- Corni, Pecchini e Marelli. Corni s'interroga sul mistero del male, con opere che richiamano la storia esiodea di Prometeo e di Pandora, utilizzando materiali di forte contrasto -nerissimo carboncino accostato a splendenti foglie
d'oro- quasi a voler rievocare una sorta di tensione arcaica e primigenia.
Il tema della sponda, della riva, della sabbia, viene invece riletto da Castano con un diretto riferimento alla terra, anzi, alle "Terre rare" -titolo delle sue opere- che appaiono come sinonimo di terre preziose, lontane, esotiche, introvabili. Ferdinando Greco si concentra invece sul tema del mare, dell'acqua, quale elemento che è sia purificatore e rigeneratore, sia un ostacoli e una possibile barriera inguadabile: perciò la grotta nella quale si sta inoltrando Eva -l'altra faccia di Pandora- nell'opera "La sponda primordiale (Eva)" è così oscura e inquietante. Lovaglio ha invece deciso di focalizzarsi sul colore: il colore blu del mare, del cielo; un blu che predomina e si staglia come una bandiera su un soffuso sfondo, dorato come la sabbia.
Dunque, voci diverse quelle degli artisti, ma tra loro armonizzate e armonizzabili in tanti percorsi pittorici e scultorei che propongono, attraverso un gusto raffinato e originale, e con la sperimentazione e le potenzialità dei linguaggi artistici contemporanei, una visione che, partendo dal mar Mediterraneo, intende però raccontare la storia dell'umanità intera.
Amate sponde
Incontri di culture e suggestive interpretazioni attorno all'Arte
Dal 30 ottobre al 20 novembre 2011
Inaugurazione domenica 30 ottobre ore 17.00
Fondazione Torre Colombera
Gorla Maggiore, Via Canton Lombardo
Orari: giovedì e sabato, dalle 16.30 alle 18.30
domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Domenica 30 ottobre, ore 17,30: "Altra terra altro mare", voce narrante di Antonio Zanoletti con l'intervento al flauto di Marco Santinello
Giovedì 17 novembre, ore 21,00: serata evento "Ballando….. la vita". Analisi e testimonianze sull'immigrazione
Info: tel. 3333718539