Venezia – Divisa tra due mondi, come essa stessa afferma, Arghavan Khosravi al suo vissuto a Teheran annovera ora una permanenza negli Stati Uniti.
Tale condizione la pone di fronte a distinzioni sociali che riguardano la condizione femminile nel mondo, dove in alcuni stati, attualmente in quello iraniano, alle donne viene impedita qualsiasi forma di libera azione e di espressione.
Da questi presupposti prende vita l’arte di Arghavan Khosravi, le cui opere, con il titolo “Anatomia di una donna”, sono in mostra al Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia , quale evento collaterale della 59esima Biennale d’Arte.
Nei lavori tridimensionali posti a parete, le figure femminili dai tratti delicati e alcune con postura frontale vivono la cornice come un limite, tenendo a loro volta tra le mani icone di piccole dimensioni. In una distinta opera il volto di una donna appare reclinato di lato e coperto da una benda tale da impedirle ogni possibilità visiva. E di nuovo un’ altro dolente capo reclinato, pare dare vita a una sofferta poesia interiore mentre ha tra le mani un piccolo quadro da cui fluisce un sanguigno lacrimare.
Una differente figura vede la propria fisionomia frammentata da scaglie di vetro, a dire come ogni suo movimento potrebbe causare dolore e sangue, eppure lo sguardo frontale e fiero declina ogni forma di rassegnazione e promette aperta sfida, come accade ora in Iran, dove le donne affrontano a viso aperto un potere maschile violento e vuoto di qualsiasi cognizione democratica il cui scopo è imporre regole prive di umanità.
“Anatomia di una donna” – Arghavan Khosravi – Venezia – Conservatorio di Musica Benedetto Marcello San Marco 2810. Fino al 27 novembre. Orari: lunedì-sabato 8-20.
Mauro Bianchini