Andrea Vaccaro, fare arte in libertà

'Mia amata luna'

Mostra d'autunno – Neanche quest'anno si lascia sfuggire l'appuntamento con Busto Arsizio: Andrea Vaccaro (Pallanza, 1939) torna ad esporre alla Sala del Cortiletto della Basilica di Santa Maria, rinnovando così la sua ormai tradizionale presenza nel calendario autunnale. Dopo la mostra dell'anno scorso, diverse sono state le occasioni in cui abbiamo sentito parlare di lui. Vaccaro, infatti, porta avanti la sua fede artistica, non si separa un attimo dal cavalletto e nel 2010 ha realizzato altre due mostre, entrambe a Legnano, città in cui risiede: un'esposizione dei suoi disegni d'infanzia presso la Banca Bnl ed un'antologica al Centro Culturale San Magno. Ora a Busto Arsizio l'artista offre una summa della sua arte poliedrica.

Pittore nell'animo – "Rivendico ancora una volta la massima libertà artistica nell'esprimermi in varie tecniche e in differenti generi pittorici: dal figurativo all'astratto, dal disegno al quadro ad olio. Questo mio dare libero sfogo alla creatività, criticato da alcuni come mancanza di coerenza, è quanto sostengo da anni con il "Ritorno all'Umano". Non voglio porre limiti alla mia vena artistica e mi rendo conto che questo vale anche oggi: più invecchio e più ho voglia di lavorare" dichiara, sorridendo, l'artista.   

'Annecy di notte'

Arte su misura dell'uomo – Il "ritorno all'umano è la corrente che il pittore intende diffondere uscendo dal conformismo imperante e volendo creare opere a vantaggio dell'umanità. Non più arte di protesta contro ma un arte "consolatoria" che aiuti a vivere.  Nessun concettualismo schizofrenico ma libera espressione di sensibilità insita in ogni uomo e donna non condizionati dalla politica.