Proprio mentre si susseguono, sulla stampa locale, notizie relative al ponte di Casciago e Gavirate, troviamo le tracce di un'altra struttura di passaggio: il ponte antico alla Rasa di Varese, ancora presente sul catasto teresiano.

Alla Rasa di Varese, nel tratto iniziale di uno dei torrenti che formano l'Olona, si trova un ponte di recente realizzazione, del 1885, che sorge sulle tracce di uno più antico. Nel 2009 una serie di interventi di bonifica ha avuto lo scopo di mettere in luce i resti della struttura originaria, verificando le tecniche costruttive.

Dopo un difficile lavoro di pulizia sono emersi i resti delle pile (le strutture su cui poggiava il ponte stesso) e i punti di innesto dell'arcata, per una larghezza minima di oltre 7 metri. L'indagine archeologica non ha permesso di stabilire l'antichità della struttura: il ponte tuttavia insisterebbe su un tracciato viario locale, un collegamento fra la Valcuvia e la Valganna e la via principale che risaliva l'Olona fino al Ceresio.

Non lontano da questa strada si trovava una necropoli di epoca romana, scavata nel secolo scorso da Vitaliano Tonta: furono rinvenute 42 sepolture, undici a cremazione e trentuno a inumazione, quasi esclusivamente in cassette di lastre di pietra. Gli oggetti di corredo, tra cui bracciali a testa di animale, vasi invetriati, segnano una datazione compresa fra III e IV secolo d.C.