C'è tempo ancora fino al 20 maggio per assaporare le opere di Anne Appleby, quasi sacralmente esposte nelle scuderie di Villa Panza, per la prima volta nella dimora del Conte pur facendo parte a pieno titolo della sua ricca ed edificante collezione d'arte contemporanea americana da molti anni.
Doveva chiudersi il 6 maggio, un po' in sordina, così come era iniziata e comunicata, senza molti fronzoli e squilli di tromba. Complice forse la splendida primavera, la Pasqua, i lunghi ponti, ecco la sorpresa. In un mese, la villa e la mostra sono stati visitati da circa 3500 visitatori. Un risultato quasi rutilante, per la stessa Villa Panza e per la stessa natura dell'artista esibita.
Per i più profondi conoscitori del "catalogo Panza" l'artista americana, nata nel 1954 a Harrisburg, oggi residente tra San Francisco e Jefferson, è presente in alcuni comodati che il Conte ha dispensato anche in Italia distribuendo per sedi prestigiose parte del suo prezioso patrimonio, in particolare in quel comodato quinquennale alla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Modena e Reggio Emilia che la vedono protagonista tra gli stucchi di Fetonte del Palazzo Ducale di Sassuolo.
In un contrasto che ricorda molto da vicino quello presente nella stessa Villa Panza dove la prevalenza di artisti monocromatici insiste sul gusto conservato del decoro e delle decorazioni settecentesche, innervato di puttini e festoni.
Nelle Scuderie di Gae Aulenti, tuttavia, sul bianco monocromo delle pareti le superfici quasi seriche della Appleby hanno una ulteriore nettezza, una suprema assolutezza: sette sono i monumentali dipinti raccolti sotto la dicitura Verona Paintings, commissionati nel 2003 per il Palazzo della Gran Guardia di Verona. Uno, quello stagliato in mezzo alla parete di fondo è il "Four directions: South", un altrettanto monumentale opera facente parte di un ciclo dedicato ai punti cardinali.
Come molti altri esempi di superfici monocrome, apparentemente monocrome, anche le splendide stesure della Appleby richiedono tempo e pazienza. Accostamenti giudiziosi, non superficiali. Il colore non è mai quello che sembra, la tecnica mai è riducibile a fattibilità scontate. Nel caso, la cera e l'olio, qui stesi a strati sovrapposti parlano una lingua ancora diversa. Nel mondo apparentemente monocorde del monocromo.
Anne Appleby. L'artista del colore
Villa Panza
Orari:10 -18 (tutti i giorni escluso i lunedì non festivi). Ultimo ingresso ore 17.30.
Ingresso (comprendente mostra, Villa e Collezione Permanente): adulti 8 euro, ridotti (bambini 4-12 anni) 3 euro. Aderente FAI: gratuito
Per informazioni:
FAI Villa e Collezione Panza
Piazza Litta 1-21100 Varese. Tel. 0332/283960 e-mail: faibiumo@fondoambiente.it