Milano – Alla galleria Maroncelli 12 sarà ospitata dal 18 maggio (con inaugurazione alle 18.30) la mostra “Il rosso è un colore che non conosco” di Raffaele Capuana. L’esposizione presenta una trentina di dipinti di diverse dimensioni, realizzate dai primi anni ’90 al 2016. Le opere testimoniano un insondabile tormento, una continua introspezione interiore da cui sgorga la fascinazione delle sue immagini, una sorta di diario quotidiano “degli impulsi più profondi del suo animo” scrive Seveso. I lutti lo segnano e l’abuso di psicofarmaci lo costringe a molteplici ricoveri in ospedale psichiatrico dal 2005 al 2016. E sarà proprio questo, a detta dello stesso artista, il periodo di una sua più intensa e intrigante produzione artistica. Compare il tema delle teste di pesce. E poi le lische di pesce, seriali, ripetitive, quasi ossessive. Capuana continua a girare intorno a queste immagini con una tecnica straordinaria e una profonda visionarietà. E così facendo rivela il proprio mondo fantastico e il  modo di percepire e trasformare la realtà. La mostra  rimarrà in calendario sino al 27 settembre. Orari di apertura della galleria: da martedì a venerdì 15-19.

Tremezzina (Co) – Inaugura domani, sabato 13 maggio  alle ore 11.30 a Villa Carlotta,  la mostra personale di Stefano Arienti dal titolo “Quadrante solare, che coinvolge gli ambienti del Museo e del Giardino Botanico della villa. Esposte circa quaranta opere, quasi tutte inedite. Arienti dal 2012 realizza cicli differenti per tecnica e linguaggio, che ruotano intorno al concetto di “meridiana”. L’esposizione, a cura di Fulvio Chimento in collaborazione con Carlotta Minarelli, è concepita come trasposizione calibrata di alcuni concetti già appartenenti alla sua produzione: le Meridiane assumono una dimensione per lo più ambientale, mentre l’idea di disegno lineare viene traslata in installazioni studiate come allineamento di fioriture e di oggetti. Spiccano inoltre alcuni interventi che manifestano l’intenzione dell’artista nel voler cogliere la luce istantanea del giorno. In occasione di Quadrante solare per la prima volta Stefano Arienti applica il proprio modus operandi a un contesto prettamente naturalistico. Fino al 10 settembre; orari: tutti i giorni 10 -19.

Castiglione Olona – Una nuova mostra per i 600 anni della Collegiata. Si tratta dell’esposizione di due opere attribuite al fiorentino Neri di Bicci (1419-1492), poste accanto alla sua grande “Crocifissione”, visibili dal 19 maggio (con inaugurazione alle 18). Il prestito delle tavolette, raffiguranti “San Domenico” e “San Giovanni Gualberto” è stato concesso dalla Galleria Altomani di Milano, dopo la partecipazione al Tefaf di Maastricht, fiera mondiale di arte e antiquariato. L’esposizione è una finestra privilegiata per osservare la Firenze che vide Masolino da Panicale iscriversi all’Arte dei Medici e degli Speziali, la corporazione che radunava anche i pittori. Nella bottega del padre, Bicci di Lorenzo, fu apprendista lo Scheggia, fratello di Masaccio; in quella di Neri si formarono Cosimo Rosselli e Francesco Botticini. È il tempo straordinario di elaborazione dell’arte rinascimentale i cui echi concreti, grazie a Branda Castiglioni, giungeranno anche a Castiglione Olona, cristallizzandosi nei colori luminosi e nelle forme aggraziate di Masolino. Fino al 23 luglio. Ingresso libero per l’inaugurazione; nei giorni seguenti l’esposizione sarà visitabile secondo il consueto orario del Museo.

Como – The Art Company ospita la mostra “Spaziali” di Adele Faccio (1920-2007),
artista nota per il suo impegno politico nel Partito Radicale e il suo ruolo di deputata per tre legislature. Il titolo dell’esposizione, che raccoglie una serie di opere firmate DEDE, il suo nome d’arte ed eseguite tra 1990 e 1995, prende spunto da un dipinto realizzato nel 1991 dove rappresenta proprio il divenire del tema cui corrispondono proprio questi lavori. La mostra, resterà aperta fino al 3 giugno e sarà visitabile nei seguenti orari: lunedì-venerdì 15 – 18.30; sabato solo su appuntamento contattando il 335.8095646.

Milano – Doppia personale  di Vlatka Horvat e Tim Etchells alla galleria Renata Fabbri di  Via Antonio Stoppani. Il titolo della mostra, “Same River Twice”, è ripreso dall’espressione “You can’t step in the same river twice” (non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume) e sottolinea l’attenzione degli artisi per i concetti di cambiamento, trasformazione e instabilità. Nello stesso tempo, intende anche evocare il flusso e il movimento della natura, dei corpi, del tempo e del linguaggio esplorati e riportati con differenti modalità. Il progetto espositivo, nato da una collaborazione di lunga data tra i due artisti, partner professionali e nella vita, si presenta come un dialogo tra inedite opere scultoree e su carta di Horvat e nuove installazioni neon di Etchells. Fino al 3 giugno. Orari: martedì – sabato 15.30-19.30.

Milano – “Trasparenze” è il titolo della personale di Carmine Caputo di Roccanova ospitata allo Spazio d’Arte Scoglio di Quarto di Milano. In mostra 14 opere  inedite realizzate dal 2020 ad oggi. La narrazione del ciclo delle “Trasparenze” si muove su linee rette e figure geometriche triangolari nette e definite, che per l’artista e l’osservatore possono essere replicabili all’infinito, quindi oltre la stessa superfice della tela. Opere astratte che sono evidenti espressioni di un racconto più ampio, dove ognuna di esse è naturale proseguimento dell’altra, caratterizzate da una finitura del quadro che si sviluppa per continui accavallamenti e intersezioni, senza tuttavia andare a perdere la brillantezza del dipinto e dei colori. Fino al 5 giugno. Orari di apertura: da martedì a venerdì dalle 17 alle 19. In altri orari, al sabato e alla domenica, solo su appuntamento. Ingresso libero

Laveno Mombello – Rivive, nelle sale del Midec, Museo Internazionale del Design Ceramico la prima biennale delle arti decorative internazionali di Monza del 1923. Una mostra che fu determinante per la nascita del design italiano allestita nella Villa Reale di Monza. A distanza di un secolo si ricostruisce quell’esposizione oggi a cura di Anty Pansera e Giacinta Cavagna,  realizzata in collaborazione con la Triennale Milano, la Fondazione Portaluppi e l’Archivio del comune di Monza, le più importanti istituzioni dell’arte contemporanea. Nel 1923 la Società Ceramica Italiana si presentò con un allestimento dell’architetto Piero Portaluppi, art director dell’azienda: vasi, piatti, servizi… ordinati nelle sale e intorno ad un grande camino. Fra i pezzi, un articolato servizio da tavola bianco e blu Sèvres, i bordi filettati in oro, in maiolica decorato con la corona del Regno d’Italia in policromia e oro, destinato al Principe ereditario, esposto nella Sala della Mensa. Oggi molti di questi prodotti sono proprietà del Midec, e dal 13 maggio (con imaugurazione alle 11.30) al 9 luglio saranno esposti con una messa in scena particolare, progettata dallo scenografo Ivo Tomasi, a Cerro di Laveno nelle sale al pianterreno del chiostro cinquecentesco di palazzo Perabò, sede del Midec. Orari fino al 30 giugno: martedì, mercoledì e giovedì 10-12.30; venerdì 10-12.30/14-17; sabato e domenica 10-13/14-17. Dal 1° luglio: martedì, mercoledì e giovedì 10-12.30; venerdì e sabato 15-20;domenica 10-13/14.30-19.

Cavaria con Premezzo – Domenica 14 maggio, nell’antico palazzo comunale si inaugura, alle 11, la mostra “La misura del tempo”, collettiva degli artisti dell’associazione culturale cavariese Blaue Reiter.  L’arte, la filosofia e la letteratura si sono sempre interrogate sul valore del tempo legato alla memoria e su come influenzi il corso degli eventi. In questa mostra gli artisti hanno declinato il tema in modo personale, eclettico ed introspettivo. Le opere raccontano il tempo da molteplici punti di vista: la dimensione del ricordo, i cambiamenti, la nostalgia della giovinezza, il sopraggiungere della morte, la velocità, la precisione, il silenzio, l’eternità, il suo essere prezioso, il legame che possiede con la natura. “Quella messa in atto da questi artisti – spiega la curatrice Lara Scandroglio – non è una battaglia contro il tempo, ma una resa, una presa di coscienza determinata dal rappresentare il tempo attraverso un solo istante che diviene quindi, eterno”. Fino al 28 maggio. Orari: venerdì e sabato 16-19; domenica 10 – 12/16-19.

Varese – Volge al termine “Arcipelago” la terza edizione di Insight Foto Festival. La manifestazione, che chiuderà il 14 maggio, si compone di “isole” uniche che si contaminano attraverso percorsi che le congiungono: i lavori fotografici in mostra narrano storie di apertura e danno letture non convenzionali a eventi sociopolitici e a vicende intime che non vogliono essere etichettate. Le mostre del circuito -OUT restituiscono interpretazioni personali e collettive di spazi geografici e creativi, in un ricco arcipelago di immagini iconiche. Per il programma consultare: www.insightfotofest.it. Ingresso libero alle mostre.

Lugano – La GAL, neonata Associazione delle Gallerie d’Arte organizza dal 18 maggio negli spazi dell’Asilo Ciani (Viale Carlo Cattaneo), un’inedita rassegna dedicata alla scultura. La mostra intitolata “Sulla Scultura: dal materiale all’immateriale. Arte fra XX e XXI secolo” è il primo evento espositivo e presenta opere di Tonatiuh Ambrosetti, Joël Andrianomearisoa, Rangga Aputra, Francesco Balilla Pratella, John Cage, Tony Cragg, Luca Frei, Alberto Garutti, Bruno Munari, Ruben Pang, Flavio Paolucci, Matteo Pugliese, Luigi Russolo, Paolo Scirpa, Vera Trachsel e Ronald Ventura. Le gallerie partecipanti alla mostra sono Galleria Daniele Agostini, Buchmann Lugano, Studio Dabbeni, Imago Art Gallery, KROMYA Art Gallery, Primo Marella Gallery, Galleria Allegra Ravizza, Repetto Gallery. Artphilein curerà la sezione dedicata all’editoria d’arte e ai libri d’artista.Attraverso una decina di sezioni, l’esposizione si pone come un percorso sull’evoluzione tecnica, stilistica e concettuale del linguaggio scultoreo, esplorando le processualità, i materiali e gli inediti rapporti con lo spazio attuati tra XX e XXI secolo. La mostra all’Asilo Ciani raduna alcune delle figure più rilevanti del panorama scultoreo dell’ultimo secolo, artisti che hanno interpretato la materia in mille sfaccettature, spingendosi oltre i confini della sua stessa presenza. La mostra è accompagnata da un ricco programma di eventi collaterali, fra cui conferenze, presentazioni di libri, concerti e supportata da una selezione di titoli d’arte. Fino al 21 maggio. Orari: mercoledì 17 maggio alle 18, inaugurazione; da giovedì a sabato12 -19; domenica 21 maggio 12-17.

Varese – Dal 15 maggio al 28 agosto il Rettorato  dell’Università degli Studi dell’Insubria di via Ravasi  ospita la mostra dedicata ad Antonio Pizzolante dal titolo “Haiku o la forma del vuoto”. La rassegna (che si inaugura alle 10) ideata da Andrea Spiriti e Massimiliano Ferrario, avvia, una nuova stagione dell’attività espositiva dedicata all’arte contemporanea del territorio insubre, curata dal Centro di Ricerca per la Storia dell’Arte Contemporanea (CRiSAC) del Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio (DiSUIT), e si inserisce nell’ambito degli eventi organizzati per celebrare i 25 anni dell’Università degli Studi dell’Insubria, fondata, a Varese, il 14 luglio 1998. Le installazioni, collocate negli spazi storici della sede centrale di Ateneo, dialogano con le testimonianze architettoniche e figurative dell’ex Collegio Sant’Ambrogio e riflettono gli esiti dell’ultima fase della ricerca di Pizzolante, artista salentino. Centrale è il rapporto che la forma insatura con lo spazio (reale e illusorio, tangibile ed evocato), a creare o a enfatizzare pieni e vuoti, concavità e convessità, orizzontalità e verticalità, che veicolano una riflessione su presenza e assenza, realtà e metafora, identità e storia. Fino al 28 agosto, dal lunedì al venerdì, con orario continuato 9 -18.